Milano, resta per 198 giorni in una cella di 3 metri: detenuto risarcito con 1.500 euro
Oltre 1.500 euro di risarcimento, pari a quasi 8 euro al giorno, per aver trascorso 198 giornate recluso in una cella con spazio "inferiore al limite minimo di 3 metri". È con questa motivazione che il tribunale ha condannato il ministero della Giustizia a risarcire un detenuto del carcere milanese di San Vittore, che aveva fatto ricorso appellandosi all'articolo 3 della Convenzione Europea per la salvaguardia dell'uomo e delle libertà fondamentali.
Detenuto in celle di nove metri quadri con altre sei persone
L'uomo, condannato per reati legati alla droga, aveva denunciato di essere stato recluso dal 29 gennaio 2009 al 14 marzo 2010 nelle carceri di San Vittore, Opera e Bollate, sempre in condizioni da lui definite "degradanti" La decima sezione civile del tribunale, come riportato dal quotidiano La Repubblica, ha accolto solo in parte il suo ricorso, riconoscendo il trattamento "inumano e degradante" solo per il periodo trascorso dietro le sbarre a San Vittore. Lì, il tribunale ha riconosciuto che l'uomo ha passato quasi 200 giorni in celle piccole (9 metri quadrati) e sempre in condivisione con altri 4, 5 0 addirittura 6 detenuti. Una situazione solo in parte alleggerita dalle 4 ore d'aria giornaliere concesse al detenuto. Negli istituti di Opera e Bollate, la detenzione è invece stata giudicata più umana, tanto che il tribunale non ha accolto la parte di ricorso relativa alle due carceri.