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Milano, minaccia i passanti con un grosso coltello: ubriaco si arrende alla vista del taser

Paura ieri sera in piazzale Cuoco, a Milano. Un uomo, visibilmente ubriaco, ha minacciato i passanti brandendo un grosso coltello da cucina. All’arrivo dei carabinieri ha minacciato anche i militari, fino a quando uno non ha estratto una pistola taser: a quel punto l’uomo, poi risultato essere un cittadino marocchino senza permesso di soggiorno, ha gettato l’arma e si è arreso. Adesso verrà espulso dall’Italia.
A cura di Redazione Milano
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Il taser
Il taser

Paura ieri sera a Milano, nella zona di via Molise. Un uomo, visibilmente ubriaco, si stava aggirando in piazzale Cuoco brandendo un grosso coltello da cucina in una mano. I passanti hanno chiamato i carabinieri, una cui pattuglia è intervenuta sul posto. Alla vista dei militari dell'Arma l'uomo, anziché calmarsi, ha dato in escandescenze minacciandoli con il coltello. A quel punto uno dei due carabinieri ha estratto dalla fondina il taser, la pistola a impulsi elettrici che è da poco in dotazione ad alcune pattuglie delle forze dell'ordine in dieci città d'Italia, tra cui Milano. La sola vista dell'arma, che paralizza per pochi secondi le persone che ne vengono colpite (e sulla cui introduzione in Italia non sono mancate le polemiche), è bastata a far desistere l'uomo dai suoi intenti minacciosi. L'ubriaco si è spaventato, ha posato per terra il coltello, che aveva una lama lunga 40 centimetri, e si è consegnato ai militari dell'Arma. Portato in caserma, dai controlli è risultato essere un cittadino marocchino di 38 anni non in regola col permesso di soggiorno. Il 38enne è stato denunciato per il possesso dell'arma e l'uso che ne ha fatto ed è stato portato in questura, dove sono state avviate le pratiche per la sua espulsione dall'Italia.

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