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Milano, la procura apre un fascicolo sull’ospedale in Fiera dopo l’esposto di un sindacato

La procura di Milano ha aperto un fascicolo sull’ospedale allestito alla Fiera di Milano. Si tratta di un atto dovuto dopo l’esposto presentato due giorni fa dal sindacato Adl Cobas Lombardia, che chiedeva di condurre accertamenti sull’intera operazione, costata 21 milioni raccolti da donatori privati. Il fascicolo, conoscitivo, è per ora senza indagati né ipotesi di reato.
A cura di Francesco Loiacono
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Dopo l'esposto del sindacato Adl Cobas Lombardia di due giorni fa, la procura di Milano ha aperto un fascicolo sull'ospedale costruito in due padiglioni della Fiera Milano. Si tratta di un atto dovuto: la momento il fascicolo conoscitivo non vede nessuno iscritto nel registro degli indagati, né ipotesi di reato. L'apertura fa seguito all'esposto presentato dal portavoce del sindacato, Riccardo Germani, in passato finito al centro delle cronache per essersi travestito da zorro durante una manifestazione di Matteo Salvini in Duomo a Milano nel maggio del 2019.

L'ospedale delle polemiche: 21 milioni di euro e 25 pazienti

Secondo la denuncia del sindacato, depositata dall'avvocato Vincenzo Barbarisi, l'ospedale in Fiera "‘presenta delle criticità già dal giorno successivo alla decisione di pubblicizzazione da parte di Regione Lombardia della ‘Fondazione Fiera Milano per la lotta al Coronavirus'", che ha poi raccolto parte delle donazioni private, assieme alla Fondazione Comunità Milano, che sono servite per l'allestimento della struttura da oltre 200 posti di terapia intensiva. Per realizzare l'ospedale il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha chiamato come consulente l'ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso, che ha definito la struttura "un'astronave". L'ospedale, costato 21 milioni di euro, è finito al centro di critiche e polemiche perché, dalla sua inaugurazione, ha ospitato un numero esiguo di pazienti: meno di 30.

L'ipotesi della chiusura e la smentita di Fontana

A sollevare altre polemiche sono state le dichiarazioni rese la settimana scorsa a Fanpage.it dal professor Antonio Pesenti, primario di Anestesia e rianimazione del Policlinico di Milano (a cui è affidata la gestione dell'ospedale in Fiera) e responsabile dell’Unità di crisi della Regione Lombardia per le terapie intensive, che aveva detto che l'ospedale in Fiera avrebbe potuto chiudere nel giro di due settimane, in mancanza di altri pazienti, e aveva ipotizzato anche il suo completo smantellamento. Quest'ultima ipotesi è stata però respinta dal presidente Fontana: "Intendiamo conservare questo ospedale come un importante punto di riferimento", ha detto il governatore. A occuparsi del fascicolo relativo all'esposto del sindacato di base è il dipartimento di contrasto ai reati nella pubblica amministrazione, con a capo il procuratore aggiunto Maurizio Romanelli.

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