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Milano, iniziati i lavori per i giardini accanto alla Fondazione Feltrinelli

Sono partiti i lavori per la realizzazione dei giardini accanto alla Fondazione Feltrinelli, a Milano. Sull’area, che si estenderà per 3.300 metri quadri, saranno piantati 30 alberi, in prevalenza magnolie. I lavori, bloccati a lungo per il ritrovamento di reperti archeologici, si concluderanno entro l’estate. Nella zona di Porta Volta resta ora il nodo legato alla piramide “gemella” della Fondazione Feltrinelli: un comitato di cittadini si oppone alla cementificazione dell’area.
A cura di Francesco Loiacono
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Sono partiti oggi, dopo un lungo iter, i lavori per la realizzazione dei giardini accanto alle "piramidi" di vetro della Fondazione Feltrinelli e di Microsoft, a Milano. A comunicare l'avvio dei cantieri è stato l'assessore all'Urbanistica di Milano, Pierfrancesco Maran: "I lavori si concluderanno in estate e, come sapete, avevano avuto un lungo blocco dopo la bonifica fatta più di un anno fa per il ritrovamento di resti archeologici – ha spiegato Maran in un post su Facebook -. Espletate le necessarie verifiche da parte della Soprintendenza e le procedure di gara per individuare la ditta dei lavori del parco, ci siamo e si parte". La zona in cui sorgeranno i giardini, Porta Volta, si trova infatti sul tracciato della antiche mura spagnole della città, i cui resti sono venuti alla luce durante i primi scavi.

Il nodo della piramide gemella della Feltrinelli

Il giardino fa parte del progetto di riqualificazione complessivo dell'area affidato allo studio di archistar Herzog & De Meuron. Si estenderà per 3.300 metri quadrati e vi saranno piantati 30 alberi, in prevalenza magnolie. Il progetto originario comprende anche l'edificazione di una piramide "gemella" sull'altro lato di Porta Volta, dove prima sorgeva il distributore di benzina Tamoil. Recentemente la Soprintendenza, dopo alcune modifiche, ha dato il via libera al progetto: il Comune è pronto nuovamente a mettere l'area all'asta, dopo che in tre precedenti occasioni nessun acquirente si è fatto avanti. Non tutti sono d'accordo con il progetto: alcuni cittadini, riunitisi nel comitato "Baiamonti verde comune", hanno raccolto oltre 1.300 firme per opporsi alla cementificazione del suolo, di proprietà comunale, e destinarlo ad area verde.

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