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Milano, arrestato scafista albanese condannato per la morte di 21 migranti

Uno scafista albanese di 38 anni, condannato in patria a 25 anni di carcere e latitante, è stato arrestato dai carabinieri a Milano, nel quartiere Giambellino. L’uomo è accusato della morte di 21 migranti, avvenuto nel naufragio di un gommone nelle acque del Canale d’Otranto.
A cura di Francesco Loiacono
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I carabinieri di Milano hanno arrestato in piazza Tirana, nel quartiere Giambellino, uno scafista albanese condannato in patria a 25 anni di carcere per traffico di esseri umani. L'uomo era latitante e ricercato a livello internazionale. I carabinieri lo hanno fermato per un normale controllo stradale, ma i documenti che l'uomo, 38enne, ha esibito non hanno convinto i militari. Da qui sono partiti controlli più approfonditi che, grazie all'incrocio tra i dati in possesso dalle diverse polizie e alle impronte digitali hanno permesso di scoprire la reale identità dell'uomo, che girava con passaporto e permesso di soggiorno entrambi falsi.

Lo scafista è stato condannato in patria a 25 anni di carcere

Lo scafista è stato immediatamente portato nel carcere di San Vittore in attesa della richiesta di estradizione. Il tribunale di Valone che lo ha condannato a 25 anni per traffico di esseri umani finalizzato all'immigrazione clandestina lo ha ritenuto colpevole della morte di 21 persone: migranti che cercavano la redenzione dalle proprie sofferenze e si erano imbarcate su un gommone condotto dallo scafista e poi tragicamente naufragato nelle acque del Canale di Otranto. L'albanese dovrà rispondere anche delle accuse di ricettazione e possesso di documenti contraffatti.

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