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In un bene confiscato alla mafia nasce la prima casa rifugio di Milano per omosessuali discriminati

In un appartamento confiscato alla mafia sorgerà la prima casa rifugio di Milano per ragazze e ragazzi omosessuali discriminati e costretti a lasciare il luogo dove sono cresciuti. È il primo di tre progetti annunciati nell’ambito del “Festival dei beni confiscati alla mafia”, che termina domenica 2 aprile. Tra gli appuntamenti, da segnalare sabato 1 aprile una retrospettiva dedicata a Pif.
A cura di Francesco Loiacono
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In un bene confiscato alla criminalità organizzato nasce la prima Casa rifugio di Milano per ragazze e ragazzi omosessuali discriminati e costretti a lasciare il luogo dove sono cresciuti. Sorgerà in un appartamento confiscato alla mafia che si trova in via Sommacampagna, in zona Maciachini, con la collaborazione dei centri antiviolenza e l’associazionismo Lgbt.

La Casa rifugio è il primo dei tre nuovi progetti presentati durante le giornate del "Festival dei Beni confiscati alle mafie", che termina domenica 2 aprile. Il secondo sarà invece una "Casa per la socialità dolce, il sollievo delle famiglie e i progetti per l’Alzheimer": sorgerà in un altro bene confiscato, all'interno di una ex stazione di rifornimento in via Varesina intestata a un pluripregiudicato per traffico internazionale di droga, arrestato a metà degli anni Novanta. Il terzo progetto, invece, riguarda la messa bando di un autosilo da 70 posti auto e 10 posti moto in Largo V Alpini.

In totale sono 163 le unità immobiliari gestite dal Comune, tra cui appartamenti, laboratori, negozi, cantine e box, tutte assegnate per attività sociali senza fini di lucro. Entro l'anno Palazzo Marino conta di arrivare a quota 200. In futuro i cittadini milanesi saranno sempre più coinvolti nella scelta della destinazione dei beni che saranno trasferiti al Comune, grazie alla sinergia attivata con l’Assessorato alla Partecipazione e Cittadinanza attiva.

Domani una retrospettiva dedicata a Pif

Il programma del "Festival dei Beni confiscati alle mafie" è molto intenso. Oggi pomeriggio alle 16 in via Momigliano 5 si terrà un incontro dal titolo “Il valore sociale della messa a reddito dei beni confiscati”. Alle ore 17, nella ciclofficina di via Paisiello 5, ci sarà la presentazione de “L’Agenda ritrovata per Paolo Borsellino – Ciclostaffetta itinerante”. Infine questa sera, alle 21, alla Casa della Legalità in via Curtatone 12, si parlerà di  “Associazioni invisibili e ‘ndrangheta”.

Domani il programma proseguirà con le visite guidate di Libera ad alcuni beni e con una serie di iniziative culturali che culmineranno con la retrospettiva dedicata Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif. Il conduttore televisivo, attore e regista sarà alle ore 19 al Mic, Museo Interattivo del Cinema (viale Fulvio Testi 121) per la proiezione del documentario “Un gelato per Saviano” e del film “La mafia uccide solo d’estate”. Alle 21.30 appuntamento invece allo Spazio Oberdan (viale Vittorio Veneto 2) per la proiezione del suo secondo film, “In guerra per amore”. Il Festival terminerà domenica 2 aprile: in programma durante la mattinata al Centro sportivo di via Iseo 10 l’iniziativa “Rugby contro le mafie” per uno speciale allenamento alla legalità attraverso le regole dello sport.

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