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In manette l’ex presidente Cassa dei ragionieri: “Tangenti per un milione”

Arrestato a Milano, all’alba di martedì, Paolo Saltarelli, ex presidente della Cassa nazionale dei ragionieri e dei periti commerciali. Per lui l’accusa è di corruzione: avrebbe intascato una tangente di circa un milione di euro. L’arresto di Saltarelli è legato all’inchiesta sulla holding Sopaf dei fratelli Magnoni, finita nel mirino della Procura lo scorso maggio per aver raggirato alcune casse previdenziali.
A cura di Francesco Loiacono
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I militari del nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza hanno arrestato martedì all'alba a Milano Paolo Saltarelli, ex presidente della Cassa nazionale dei ragionieri e dei periti commerciali. Saltarelli è accusato di corruzione: secondo gli investigatori, avrebbe intascato una tangente di poco inferiore al milione di euro. Nei riguardi di Saltarelli è stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare in carcere dal giudice per le indagini preliminari di Milano Donatella Banci Buonamici, su richiesta del pubblico ministero Gaetano Ruta.

Arrestato Paolo Saltarelli, ex presidente Cassa dei ragionieri

L'arresto di Saltarelli andrebbe inquadrato nell'ambito dell'inchiesta dello scorso maggio sulla Sopaf dei fratelli Magnoni, ossia la holding che, direttamente o attraverso controllate, avrebbe raggirato alcune casse di previdenza, tra cui quelle dei ragionieri e dei giornalisti. Il nesso tra la Sopaf e Saltarelli starebbe negli investimenti che – stando all'accusa – l'ex presidente della Cassa dei ragionieri avrebbe affidato alla società Adenium, riconducibile alla Sopaf. Si tratterebbe di 660mila euro, parte dei quali sarebbero stati distratti. Per gli inquirenti a Saltarelli, attraverso un accordo, sarebbero finiti circa un milione di euro.

Lo scorso maggio a finire in manette erano state sei persone tra cui i fratelli Ruggero, Aldo e Giorgio Magnoni, e il figlio di quest'ultimo, Luca, con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, truffa, appropriazione indebita e frode fiscale. Secondo l'accusa alcuni degli indagati, attraverso la società Adenium, si sarebbero appropriati di fondi per oltre 50 milioni di euro della Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri e periti commerciali, di sette milioni di euro dell'Inpgi, istituto nazionale di previdenza dei giornalisti italiani e di 20 dell'Enpam, ente nazionale previdenza e assistenza medici. Nell'ambito di questa inchiesta i militari della Guardia di finanza avevano effettuato ulteriori perquisizioni all'interno degli uffici di Saltarelli così come delle sedi degli altri enti previdenziali, parti lese nell'inchiesta.

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