Il cardinale Scola contro il quartiere a luci rosse: “Così si accetta la schiavitù della donna”
"Se si dà anche solo una parvenza di maggiore legalità, indirettamente si accetta la tratta e la schiavitù della donna, questo dobbiamo dirlo". Interviene così l'arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, sulla proposta di istituire anche nel capoluogo lombardo un quartiere a luci rosse, come annunciato anche a Roma. "Il tema degli uomini che insistono in quella direzione e del fargli assumere le loro responsabilità mi sembra un tema molto importante che una società come la nostra dovrebbe porsi", ha concluso Scola, che ha parlato della questione alla fine della celebrazione della messa nella parrocchia di Santa Maria di Lourdes a Milano, durante l’anniversario della prima apparizione della Madonna a Bernadette e della Giornata del malato.
Un quartiere a luci rosse a Milano, l'idea di Sel
La proposta di una zona a luci rosse era stata avanzata negli scorsi giorni dal capogruppo di Sel a Palazzo Marino, Mirko Mazzali, che aveva suggerito di ipotizzare anche per Milano quanto potrebbe partire nel quartiere Eur di Roma a partire dal prossimo aprile (anche se la proposta ha incontrato il parere negativo del prefetto della Capitale). L'idea di Sel aveva spaccato in due il Pd, diviso tra alcuni possibilisti, come il consigliere Carlo Monguzzi, e l'ala cattolica che aveva opposto il proprio rifiuto. Dall'opposizione, invece, Riccardo De Corato aveva suggerito l'abolizione parziale della legge Merlin, come proposto in Regione Lombardia.