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Eupolis, per l’incarico all’amica di Maroni chiesto un risarcimento all’ex dg

All’ex direttore generale di Eupolis, Alberto Brugnoli, la procura della Corte dei conti ha chiesto circa 38mila euro di risarcimento per la vicenda dell’incarico di consulenza assegnato a una collaboratrice del governatore Maroni. Per la stessa vicenda Brugnoli ha già patteggiato sul fronte penale 8 mesi. Anche Maroni è imputato: il suo processo è stato aggiornato al 3 marzo 2016.
A cura di Francesco Loiacono
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Oltre all'aspetto penale, la vicenda dell'incarico di consulenza assegnato dalla società Eupolis a Mara Carluccio, ex collaboratrice del governatore Roberto Maroni quando era a capo del Viminale, prosegue sul lato contabile. Secondo quanto riferisce il Corriere della sera la procura della Corte dei conti ha infatti formalizzato la richiesta di un risarcimento all'ex direttore generale di Eupolis, Alberto Brugnoli: circa 38mila euro. Sul fronte penale, Brugnoli ha già patteggiato otto mesi di carcere e 400mila euro di multa. Resta ancora aperta la posizione del governatore Maroni, che per questa vicenda è accusato di turbata libertà di scelta: il processo al governatore, con rito immediato, è stato aggiornato al prossimo 3 marzo dopo che l'udienza in programma il primo dicembre è saltata per lo sciopero degli avvocati. Maroni è anche accusato di induzione indebita per la vicenda che riguarda un'altra sua ex collaboratrice ai tempi del ministero, Maria Grazia Paturzo: avrebbe fatto pressioni sui vertici di Expo per farla partecipare a una trasferta in Giappone, alla quale poi però partecipò l'allora vicepresidente della Regione, Mantovani.

Brugnoli ha violato i principi di concorrenza, trasparenza ed economicità

Dopo il patteggiamento di Brugnoli era partita l'inchiesta della Corte dei conti, guidata dal sostituto procuratore generale Luigi D’Angelo. Per il magistrato contabile Brugnoli avrebbe violato per tre mesi i principi di concorrenza, trasparenza ed economicità, inserendo il nome della Carluccio tra i consulenti dell’ente in maniera da farla partecipare al bando, e allo stesso tempo assicurandosi che alla gara non partecipassero dipendenti della Regione Lombardia che non avrebbero gravato sulle casse regionali. La somma chiesta a Brugnoli è pari proprio a una buona parte della sua retribuzione durante i tre mesi di "attività illecita" contestatigli, oltre a quanto pagato alla Carluccio e al danno di immagine per l'ente. Adesso l'ex dg di Eupolis avrà 30 giorni di tempo per spiegare alla procura la propria versione.

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