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Dimessa l’ultima paziente, l’ospedale da campo di Bergamo è vuoto: “Grazie agli alpini”

Si chiude un capitolo dell’emergenza anche all’ospedale da campo di Bergamo. È stata dimessa l’ultima paziente ricoverata nella struttura realizzata dall’Associazione nazionale Alpini alla Fiera di Bergamo e gestita da Emergency nelle settimane dell’epidemia coronavirus. Ora non sarà smantellata, ma utilizzata per il follow up dei malati covid.
A cura di Simone Gorla
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È stata dimessa l'ultima paziente ricoverata nell‘ospedale da campo costruito dall'Associazione nazionale Alpini alla Fiera di Bergamo e gestito da Emergency nelle settimane dell'epidemia coronavirus.

Dimessa ultima paziente dall'ospedale da campo di Bergamo

Carla Spelgatti, 71 anni, ha lasciato ieri la struttura, che poteva ricoverare 142 pazienti e ne ha ospitati fino a un massimo di 50 per volta. L'ospedale ora non sarà smantellato, ma riconvertito e usata come ambulatorio di follow up per i malati covid, come già annunciato alcuni giorni fa dall'assessore al Welfare, Giulio Gallera.

La struttura degli alpini sarà usata per malati convalescenti

La conferma della riorganizzazione dell'ospedale è stata data direttore generale della Sanità Ana, Sergio Rizzini: "Si tratta di spostare alcuni pannelli – ha detto all'Eco di Bergamo -, poi da lunedì procederemo con la sanificazione che richiederà un paio di giorni". Dalla metà della prossima settimana dunque dovrebbe essere tutto pronto per il nuovo utilizzo degli ambienti. Ogni giorno saranno trattati una decina di pazienti, ma i macchinari di terapia intensiva resteranno perché "questa struttura – ha spiegato Rizzini – deve essere repentinamente in grado di riconvertirsi in ospedale qualora ce ne fosse bisogno".

Fontana: Grazie ad alpini, Emergency, medici russi e volontari

"Grazie alpini. Grazie Bergamo per la tua forza", ha scritto il presidente della Lombardia Attilio Fontana in un post su Faceboook il giorno dopo le dimissioni dell'ultima paziente. "Nella struttura – ha ricordato – hanno lavorato gli operatori del Papa Giovani XXIII, gli alpini, Emergency, il contingente dalla Russia e i volontari, a riprova del grande lavoro di squadra messo in campo contro il virus".

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