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Dell’Utri, l’amico degli eroi: ultimo mese di raccolta fondi per lo spettacolo di Cavalli

Si chiama “L’amico degli eroi”, ed è l’ultima produzione teatrale dell’autore e regista Giulio Cavalli, incentrata sulla figura di Marcello Dell’Utri. L’opera, di cui uscirà anche un libro, è resa possibile da una raccolta fondi online tra cittadini. C’è ancora tempo per partecipare: alla chiusura mancano 35 giorni.
A cura di Francesco Loiacono
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C'è ancora un mese di tempo per diventare produttori teatrali ed editori. L'opportunità viene dal crowdfunding lanciato dall'attore e regista Giulio Cavalli, che ha chiesto aiuto a tutti i suoi simpatizzanti – si potrebbe dire al "popolo della rete", ma a contribuire sono anche associazioni che di virtuale hanno poco – per la preparazione del suo nuovo spettacolo, che sarà anche un libro: "L'amico degli eroi". Una piéce teatrale su Marcello Dell'Utri, specificazione dopo la quale in tanti, più smaliziati, potranno forse comprendere a quali "eroi" si riferisca il titolo. Resta famosa – o famigerata – la frase con cui nel 2008 l'ex senatore Marcello Dell'Utri definì Vittorio Mangano – stalliere di Silvio Berlusconi e condannato in primo grado all'ergastolo per associazione mafiosa – "a suo modo un eroe". Il sottotitolo dell'ultima fatica di Cavalli cavalca l'ironia: "Parole, opere e omissioni di Marcello Dell'Utri".

Cavalli: "Il teatro ha il dovere di tenere la guardia alta"

Per il suo ultimo lavoro l'ex consigliere regionale e regista, da sempre impegnato in prima linea contro la mafia e per questo sotto scorta dal 2007, ha scelto la strada della "produzione sociale". Tutti i cittadini che contribuiranno alla raccolta fondi per lo spettacolo e il libro si sentiranno così rappresentati da quanto appare sulla locandina dello spettacolo: "Una produzione sociale di libera contribuzione di cittadini".  Finora sono 108 i sostenitori, che hanno raccolto 5.500 dei 10mila euro necessari. Alla chiusura della raccolta fondi mancano ancora 35 giorni (si può contribuire qui).

"Lo spettacolo ormai sta assumendo forme quasi definitive e devo dire di esserne soddisfatto" – scrive Giulio Cavalli  sul suo sito web -. Qualcuno mi dice che in giro ormai la vicenda di Dell’Utri sia considerata ‘vecchia', ‘passata' e ‘poco interessante' ma faccio questo lavoro da abbastanza tempo per sapere che inoculare disinteresse ed indifferenza è il modo migliore per non essere costretti a pagare anche lo scotto ‘politico' e ‘sociale' di una vicenda. L’ho detto moltissime volte e l’ho anche scritto: credo che il teatro abbia il dovere di tenere la guardia alta lì dove è facile lasciarsi andare. Non cavalchiamo onde ma con molta umiltà cerchiamo di provocarne, piuttosto. Siamo fatti così".

E che lo spettacolo, anche su un soggetto che sembra essere uscito dalla ribalta politica, possa dare fastidio a qualcuno lo si capisce anche dalle traversìe incontrate durante il finanziamento. Una persona aveva infatti assicurato un sostegno di 7.500 euro, salvo poi ritirarsi all'ultimo lasciando in grande difficoltà tutta la produzione. Una vicenda poco chiara, sulla quale Cavalli ha promesso di ritornare. Messi alle spalle intoppi e polemiche, sull'attuale avanzamento dei lavori l'autore è ottimista: "A giorni dovremo anche essere in grado di avere le prime bozze del libro. Lavoriamo, quindi". E Cavalli si rivolge poi direttamente al suo pubblico: "Possiamo crederci solo perché voi ci state credendo con noi. Per questo vi chiediamo, se potete e se volete, di aiutarci in queste ultime settimane dando visibilità alla nostra raccolta fondi".

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