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Cerimonia in chiesa a Milano per Dj Fabo. Mina Welby: “Ha dato il suo corpo per battaglia necessaria”

Cerimonia in chiesa a Milano per l’ultimo saluto a Fabiano Antoniani, alias Dj Fabo, il 40enne morto in una clinica in Svizzera dopo aver chiesto l’eutanasia. Tra i presenti nella chiesa di Sant’Ildefonso il sindaco Beppe Sala e la vedova di Piergiorgio Welby, Mina: “Fabiano ha voluto dare anche lui il suo corpo per una battaglia veramente necessaria per avere tutti la libertà di decidere alla fine della vita”.
A cura di Francesco Loiacono
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Milano rende omaggio a Dj Fabo, alias Fabiano Antoniani, il 40enne cieco e tetraplegico morto lo scorso 27 febbraio in una clinica in Svizzera dopo aver chiesto l'eutanasia. Le porte della chiesa di Sant'Ildefonso si sono aperte per accogliere famigliari, amici e anche i tanti uomini delle istituzioni che hanno voluto salutare per l'ultima volta Fabiano. Una cerimonia officiata da un prete, ma non dei funerali veri e propri, né una Messa. La Curia di Milano ha autorizzato un momento di preghiera, come richiesto dalla madre del 40enne. All'interno della chiesa, alla fine della cerimonia, anche musica da discoteca che il dj amava. Fuori dalla parrocchia, invece, sono stati esplosi anche fuochi d'artificio.

Tra i presenti il sindaco di Milano Beppe Sala

La chiesa di Sant'Ildefonso, frequentata da Fabiano quando era bambino, era gremita. Tra i presenti il sindaco di Milano, Beppe Sala, il suo predecessore Giuliano Pisapia e il tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni Marco Cappato, che ha accompagnato Dj Fabo nel suo viaggio in Svizzera e per questo è indagato per "istigazione al suicidio". Presente anche la vedova di Piergiorgio Welby, Mina. Proprio al marito, morto nel dicembre del 2006, la Chiesa aveva negato i funerali cattolici. Proprio come Dj Fabo, Piergiorgio Welby, gravemente ammalato, aveva chiesto l'eutanasia: è morto dopo che un medico suo amico gli staccò il respiratore che lo teneva in vita.

"Fabo ha voluto che questa legge sul testamento biologico – che arriverà alla Camera il 13 marzo, ndr –  venisse approvata il più presto possibile. Sono molto grata a Fabo, alla sua mamma e alla sua amata Valeria, donne che hanno fatto questo ultimo gesto d'amore – ha detto Mina Welby – Ha voluto dare anche lui il suo corpo per una battaglia veramente necessaria per avere tutti la libertà di decidere alla fine della vita, per una buona legge, quella che aveva chiesto anche Piergiorgio allora e speriamo che almeno questa per i testamenti biologici vada in porto ora che arriva in aula in Parlamento. Non vorrei che qualcuno facesse ostruzionismo". Presente alla cerimonia anche il fondatore della comunità Exodus, don Mazzi: "La Chiesa la smetta di giudicare", ha detto.

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