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Allarme a Milano: 50 casi di morbillo tra gli adulti, la metà dei malati in isolamento

Dallo scorso ottobre a Milano l’Ats ha registrato 50 casi di adulti colpiti dal morbillo, una vera e propria piccola epidemia. Tutte le persone colpite dal virus non erano state vaccinate da bambini. La metà dei malati ha dovuto trascorrere almeno 4-5 giorni in isolamento.
A cura di Francesco Loiacono
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Da Milano arriva un allarme che ripropone il tema sull'utilità o meno della vaccinazione: argomento sul quale, specie su internet, esiste molta disinformazione. Il quotidiano La Repubblica riporta un allarme su casi di morbillo che hanno colpito pazienti in età adulta tra i 20 e i 35 anni. Sono 50 gli ammalati appartenenti a questa fascia di età registrati dall'Agenzia di tutela della salute della città metropolitana di Milano (l'ex Asl) a partire dallo scorso ottobre. La metà dei pazienti è stata ricoverata in isolamento per circa quattro o cinque giorni nei reparti di Malattie infettive.

Undici casi di morbillo anche a Parma

La piccola epidemia sarebbe partita da un italiano rientrato col morbillo da un viaggio all'estero. Oltre che a Milano, il virus sembra essersi diffuso anche a Parma, dove al momento si registrano 11 casi nelle ultime settimane. Non si conosce ancora il ceppo preciso del virus, dal momento che sono ancora in corso le analisi sul Dna dello stesso. Ciò che è sicuro, invece, è che tutte le persone che si sono ammalate di morbillo non si erano vaccinate contro il virus da bambini. Ed ecco allora che l'utilità della vaccinazione torna prepotentemente alla ribalta. Come spiegato dal virologo dell'Università Statale Fabrizio Pregliasco, difatti, contro il morbillo non si è ancora giunti a quella che viene definita "l'immunità di gregge". Si tratta dell'effetto che si ottiene quando una grande parte della popolazione viene vaccinata contro una malattia, e proprio l'alto tasso di vaccinazione fa sì che la protezione contro quella specifica patologia si estenda anche agli altri (pochi) che non sono vaccinati.

Ancora troppo bassa la percentuale di vaccinazione contro il morbillo

Per il morbillo (inserito all'interno del cosiddetto vaccino trivalente, assieme a quello contro parotite e rosolia) però, tuttora il tasso di vaccinazione a Milano è del 90 per cento contro il 95 per cento indicato come obiettivo a livello nazionale: 1.500 bambini ogni anno non vengono ancora vaccinati. Un numero troppo elevato, che potrebbe portare i bimbi a venire contagiati dal virus da grandi (come sta accadendo adesso), con le complicazioni che la malattia può produrre negli adulti: la malattia in casi estremi può infatti degenerare in polmonite ed encefalite.

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