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Alessandro Maria: code fino a sera a Milano per cercare un donatore di midollo osseo per il bimbo

La solidarietà dei milanesi è andata oltre ogni aspettativa: ieri allo stand allestito da Admo per cercare donatori di midollo osseo compatibili con il piccolo Alessandro Maria, bimbo di un anno e mezzo affetto da una malattia rarissima e bisognoso di un trapianto in tempi rapidi, le code si sono prolungate fino a sera, ben oltre l’orario di chiusura.
A cura di Redazione Milano
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La solidarietà dei milanesi è andata oltre ogni aspettativa. E così allo stand allestito da Admo per cercare donatori di midollo osseo compatibili con il piccolo Alessandro Maria, bimbo di un anno e mezzo affetto da una malattia rarissima, le code si sono prolungate fino a sera, ben oltre l'orario che era stato fissato per la chiusura (le 16.30). La due giorni organizzata dall'Associazione dei donatori di midollo osseo per effettuare i test di tipizzazione, necessari per trovare donatori di midollo, era stata stabilita già da diverso tempo per le giornate del 24 e 25 ottobre. Ma un post pubblicato su Facebook da parte dei genitori di Alessandro Maria e diventato virale ha fatto sì che ieri allo stand si presentassero più persone rispetto alle attese. Alessandro, che vive a Londra ma è figlio di due genitori italiani, è affetto da linfoistiocitosi emofagocitica (nota anche come Hlh), una malattia genetica molto rara (colpisce lo 0,002 per cento dei bambini) che priva le persone che ne sono affette della perforina, proteina fondamentale per consentire al sistema immunitario di identificare batteri e virus. L'unica speranza di salvarlo è trovare entro fine novembre un donatore compatibile (Alessandro è figlio unico) che possa donargli il midollo osseo.

L'appello dei genitori e amici di Alessandro è divenuto virale: tanti milanesi tra i 18 e i 36 anni non compiuti (età consentita per sostenere i test di compatibilità) si sono recati ieri allo stand allestito in piazza Sraffa, vicino alla Bocconi, proprio per aiutare il bimbo, anche se i volontari dell'Admo hanno sottolineato come il midollo osseo serva a migliaia di altre persone bisognose di trapianto. L'effetto virale alimentato dai social network per una volta è servito per una buona causa: mercoledì 24 ottobre le registrazioni presso lo stand erano state 174, ieri invece sono schizzate a 407. La speranza adesso è che la stessa solidarietà arrivi anche nelle altre città in cui farà tappa lo stand dell'Admo: sabato tocca a Napoli.

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