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Aggressioni con l’acido, il bimbo di Alex e Martina andrà in adozione: sì dalla Cassazione

Il bambino di Martina Levato e Alexander Boettcher, l’ormai ex “coppia dell’acido”, sarà adottato. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso dei nonni materni del bimbo, nato nell’agosto del 2015 quando la madre era già in carcere per una serie di aggressioni con l’acido compiute nel 2014 a Milano. Il legale di Martina farà ricorso alla Corte europea dei diritti umani.
A cura di Francesco Loiacono
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Il bambino di Martina Levato e Alexander Boettcher, l'ormai ex "coppia dell'acido", sarà adottato. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso dei nonni del bimbo, nato nell'agosto del 2015 quando la madre era già in carcere per una serie di aggressioni con l'acidoqui la cronologia – compiute nel 2014 a Milano. La Suprema Corte ha confermato l'adottabilità del bambino, affidato momentaneamente al Comune di Milano in attesa di una famiglia che si prenda cura di lui e lo cresca. Gli ermellini hanno respinto la richiesta del sostituto procuratore generale della Suprema Corte, Francesca Cerone, che nell'udienza dello scorso 30 novembre aveva chiesto di affidare il bimbo ai nonni materni: "I figli non si tolgono nemmeno ai mafiosi perché ogni bambino ha diritto a crescere nella famiglia dove è nato", aveva detto. Di parere contrario il Comune di Milano, che aveva chiesto di respingere il ricorso dei nonni materni per via della loro età e dell'impegno "sproporzionato alle loro forze" che crescere il piccolo avrebbe comportato. Inoltre, il legale rappresentante del sindaco aveva sottolineato come, proprio per via del tipo di reati per i quali i due genitori del piccolo sono stati condannati, non è immaginabile che i due possano subentrare a breve ai nonni. La battaglia legale sul destino del bimbo non è finita: l'avvocato di Martina, Laura Cossar, ha già annunciato che farà "ricorso alla Corte Europea dei diritti umani".

La coppia dell'acido e le aggressioni

Alexander Boettcher, Martina Levato e il loro complice, Andrea Magnani, sono stati condannati per una serie di aggressioni avvenute a Milano nel corso del 2014. Il piano dei tre, secondo quanto hanno ricostruito i giudici nei diversi processi affrontati, era quello di punire i ragazzi con i quali Martina aveva avuto brevi relazioni per "purificarla", consentendole così di proseguire la sua storia sentimentale con Boettcher. Regista delle aggressioni proprio il broker Alexander, che lo scorso dicembre si è visto confermare la condanna a 14 anni per una delle aggressioni, quella ai danni di Pietro Barbini. Alex ha sulle spalle anche una condanna in appello a 23 anni di carcere per l'aggressione a Stefano Savi (vittima di un tragico scambio di persona) e per il tentato agguato a Giuliano Carparelli. L'ex compagna di Boettcher, l'ex studentessa bocconiana Martina, è stata invece condannata in via definitiva a 20 anni per tutte le aggressioni. La pena inflitta in appello al complice dell'ex coppia, l'impiegato di banca Andrea Magnani, è di nove anni e quattro mesi.

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