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Vigevano, sgominata violenta banda di rapinatori: nel mirino gli incassi delle slot machine

Una violenta banda di rapinatori è stata sgominata dai carabinieri di Vigevano, in provincia di Pavia. Il gruppo criminale era composto da nove persone. Quattro, gli esecutori materiali delle rapine, sono stati arrestati. Sono accusati di quattro colpi avvenuti a Dorno (Pavia) in tre diversi occasioni e a Guazzora, in provincia di Alessandria, tra il novembre 2015 e il gennaio 2016. Nel mirino gli incassi delle slot machines. Altre cinque persone sono indagate a piede libero.
A cura di Francesco Loiacono
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Una violenta banda di rapinatori è stata sgominata dai carabinieri di Vigevano, in provincia di Pavia. Il gruppo criminale era composto da nove persone. Quattro, gli esecutori materiali delle rapine, sono stati arrestati con le accuse di rapina aggravata e furto aggravato in concorso, ricettazione, danneggiamento, incendio. Sono accusati di quattro colpi avvenuti a Dorno (Pavia) in tre diversi occasioni e a Guazzora, in provincia di Alessandria, tra il novembre 2015 e il gennaio 2016.

Nel mirino dei rapinatori gli incassi delle slot machines. I malviventi, scherzando tra loro (come emerso nelle intercettazioni) avevano individuato il metodo per "vincere": "Un sistema solo c'è per vincere: aspetta quello che passa delle macchinette". Dopo un'attenta attività di osservazione e pedinamento, colpivano a mano armata e con il volto nascosto da passamontagna. Il modus operandi era sempre simile: a bordo di auto (spesso rubate) speronavano i veicoli sui quali si trovavano guardie giurate o dipendenti delle società che avevano in gestione le slot machines, facendosi poi consegnare gli incassi sotto la minaccia delle armi.

L'operazione dei carabinieri è stata denominata “Papillon”, dal nome di un bar in cui il gruppo criminale si riuniva quotidianamente per progettare le rapine ed accordarsi su come procacciarsi denaro e auto rubate. Tra gli arrestati un pluripregiudicato 53enne originario di Palermo e un operaio di 45 anni. Tutti erano residenti in comuni del Pavese. Adesso si trovano in carcere a Pavia, Opera e Voghera.

Gli indagati sono accusati anche di diversi furti

Oltre alle succitate rapine, gli arrestati, assieme ad altri appartenenti della banda indagati a piede libero (altre cinque persone), sono accusati di diversi furti commessi nelle province di Cremona, Pavia e Alessandria tra gennaio e febbraio del 2016. Gli indagati non guardavano in faccia le proprie vittime: signore che facevano la spesa nei supermercati, pensionati, casalinghe, operaie, imprenditori e perfino un boscaiolo. Il bottino dei furti è diverso: da portafogli contenenti pochi euro a due motoseghe, fino ai casi più fortunati per i ladri: una busta con oltre 13mila euro in contanti, rubata a Pavia al titolare di una ditta di noleggio giochi elettronici operante nel settore della gestione delle slot machines.

L'intervento dei carabinieri ha, in alcuni casi, impedito la commissione di ulteriori rapine a mano armata, già programmate e in fase di esecuzione. In particolare tra il gennaio 2016 e il febbraio dello stesso anno la banda aveva pianificato un assalto ai danni di un furgone portavalori appartenente a un’agenzia di sicurezza e vigilanza in provincia di Piacenza. I criminali avevano intenzione di utilizzare nell'assalto un importante arsenale, tra cui testualmente “bombe a mano e fucili automatici”.

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