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Varese, sequestra in casa la compagna e la picchia per una settimana: arrestato 43enne

Un uomo di 43 anni è stato arrestato a Varese con l’accusa di aver segregato in casa e picchiato per una settimana la sua convivente. La donna è stata liberata dalla polizia: per lei 25 giorni di prognosi. Alla vista degli agenti il compagno, ubriaco, ha aggredito anche un poliziotto.
A cura di Francesco Loiacono
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Un incubo durato una settimana. È quello vissuto da una donna a Varese, rimasta prigioniera per sette giorni nell'abitazione nella quale viveva con il compagno, un uomo di 43 anni con precedenti per maltrattamenti in famiglia. Ieri a liberare la donna sono intervenuti i poliziotti, allertati dagli altri inquilini della palazzina, che avevano sentito urla provenienti dall'appartamento. Quando gli agenti hanno cercato di aprire la porta sull'uscio si è presentato il 43enne: era solo parzialmente vestito e ubriaco. Nell'abitazione regnava il caos: mobili a soqquadro e diverse bottiglie rotte a terra. Sul pavimento, in un angolo, gli agenti hanno poi trovato la donna: era in lacrime, con ecchimosi sul viso e sangue che le fuoriusciva dal naso.

L'uomo si è scagliato anche contro gli agenti

Ai poliziotti la donna ha raccontato il suo incubo: per una settimana è rimasta prigioniera del compagno violento, che le aveva rubato il cellulare impedendole di comunicare con l'esterno e l'aveva picchiata ad ogni tentativo di fuga. Al termine del racconto l'uomo si è scagliato con violenza anche contro gli agenti, colpendo un poliziotto con un calcio. Il 43enne è stato bloccato e arrestato. Dovrà rispondere di una lunga serie di accuse: maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. La vittima, invece, finalmente liberata dal suo aguzzino, è stata trasportata al pronto soccorso: per lei la prognosi è di 25 giorni.

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