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Vandali devastano il Monumento al Deportato al Parco Nord di Milano

Vandali in azione la scorsa notte al Parco Nord di Milano. Distrutto il Monumento al Deportato, che contiene delle teche con le ceneri di alcune vittime dei campi di sterminio nazisti. Il presidente dell’Anpi di Milano, Roberto Cenati: “Ennesima provocazione neofascista che offende la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la libertà di tutti noi”.
A cura di Francesco Loiacono
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Il Monumento al Deportato del Parco Nord, vandalizzato nella notte (Foto di Angelo Longhi via Facebook)
Il Monumento al Deportato del Parco Nord, vandalizzato nella notte (Foto di Angelo Longhi via Facebook)

Ignoti hanno vandalizzato la scorsa notte il Monumento dedicato al Deportato che si trova al Parco Nord di Milano. La denuncia è stata fatta da Angelo Longhi, presidente della sezione "Martiri Niguardesi" dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia: "A notte fonda, l'ora dei ladri e dei magnaccia, i nazifascisti hanno ridotto così il monumento al deportato sulla collinetta del Parco Nord – ha scritto Longhi sul proprio profilo Facebook, pubblicando la foto dei danni -. Hanno usato le pietre che vengono dalla cava di Gusen e le hanno utilizzate per rompere le teche che contengono le ceneri dei ‘passati per il camino' dei campi di sterminio. Come segno di profondo disprezzo per i circa 800 operai dei nostri quartieri deportati in seguito agli scioperi. È sempre tempo di antifascismo", ha poi scritto.

La denuncia dell'Anpi: Ennesima provocazione neofascista

I vandali hanno agito nella notte tra domenica e lunedì. Dura la denuncia di Roberto Cenati, presidente della sezione milanese dell'Anpi: "Ennesima provocazione neofascista che offende la memoria di chi ha sacrificato la propria vita per la libertà di tutti noi. In Europa e nel nostro Paese si sta manifestando una pericolosa deriva xenofoba, razzista e antisemita. Occorre una risposta ferma da parte delle istituzioni, dello Stato repubblicano nato dalla Resistenza. Fenomeni così pericolosi e contrari ai principi costituzionali non possono essere assolutamente sottovalutati. Chiediamo alle autorità competenti – ha poi concluso Cenati – di individuare e condannare i responsabili di questo ignobile gesto". Nel Parco sono presenti alcune telecamere di sorveglianza, anche se non coprono tutta l'estensione dello spazio verde. Non si sa se gli autori dell'ignobile gesto siano stati ripresi dalle telecamere.

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