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Un uomo si suicida vicino al campo da calcio: i giocatori fanno rinviare la partita

Domenica a Nave, nel Bresciano, un uomo di 61 anni si è suicidato nella sua auto nel parcheggio dello stadio. A trovarlo sono stati i giocatori della squadra locale, che hanno deciso di far rinviare la partita che avrebbero dovuto disputare da lì a poco in segno di rispetto.
A cura di Francesco Loiacono
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Una partita di calcio sospesa è sempre una notizia, considerando la passione degli italiani per quello che è il principale sport nazionale. Lo è sicuramente a maggior ragione quando le motivazioni del rinvio non sono dovute al maltempo o alle intemperanze dei tifosi, ma alla sensibilità e all'umanità dei calciatori in campo. È accaduto ieri a Nave, un piccolo comune in provincia di Brescia. I giocatori della Navecortina, squadra locale, dovevano disputare il match valido per la 20esima giornata del campionato di Prima categoria contro il Bovezzo Calcio. Una partita particolarmente importante, dal momento che il Bovezzo è una delle squadre in testa al campionato.

Poco prima dell'inizio della partita, però, alcuni calciatori della squadra di casa hanno notato nel parcheggio vicino al campo da gioco un'auto parcheggiata con all'interno un uomo, immobile. Immediata la telefonata ai carabinieri, che giunti sul posto hanno purtroppo scoperto che l'uomo era morto suicida. Si tratta di un 61enne con precedenti problemi di depressione, che ha scelto di togliersi la vita respirando il monossido di carbonio all'interno della sua vettura. Il gesto estremo dell'uomo, che non ha alcun legame con le due squadre che si sarebbero dovute affrontare di lì a poco, non ha lasciato indifferenti i calciatori. I quali, nonostante i militari avessero dato il nulla osta allo svolgimento della partita, proprio non se la sono sentita di scendere in campo. Il match è stato quindi rinviato a data da destinarsi. Non si sa come finirà sul campo: fuori, entrambe le squadre hanno già vinto.

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