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Uber, taxi in agitazione anche a Milano: servizio sospeso in stazione Centrale

Tassisti in agitazione anche a Milano, così come in tutta Italia, dopo l’approvazione di un emendamento al Senato che favorirebbe Uber. Le associazioni di categoria del capoluogo hanno chiesto un incontro urgente al neo prefetto Luciana Lamorgese. Intanto servizio sospeso vicino alla stazione Centrale.
A cura di Francesco Loiacono
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Tassisti in agitazione anche a Milano, così come in tutta Italia. Il motivo è l'approvazione da parte della prima commissione Affari costituzionali del Senato di una modifica al decreto Milleproroghe (il decreto legge 244 del 30 dicembre 2016) che, a loro dire, favorirebbe il servizio di noleggio con conducente Uber, ormai da anni vera e propria "bestia nera" per la categoria. I conducenti delle auto bianche del capoluogo lombardo hanno chiesto un incontro urgente con il nuovo prefetto, Luciana Lamorgese. Nel frattempo, il servizio in stazione Centrale è stato sospeso, con inevitabili disagi per i passeggeri in arrivo e in transito dallo scalo ferroviario.

Nel comunicato inviato da tutte le associazioni sindacali di categoria milanesi al prefetto, si sottolinea come l'eventuale approvazione dell'emendamento riporterebbe di fatto "l'orologio indietro di 8 anni" e concederebbe "il via libera a tutte una serie di azioni abusive nel settore del trasporto persone". La "battaglia" dei tassisti contro Uber era esplosa in tutta la sua drammaticità a Milano nel maggio 2014, quando le auto bianche avevano dato vita a una protesta spontanea durata cinque giorni che aveva paralizzato la città. Nel mirino, allora, un particolare servizio offerto dalla società statunitense Uber, UberPop, che consentiva a chiunque avesse un'auto di diventare "tassista". Il servizio è stato poi però dichiarato fuorilegge.

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