Trasporti, dopo lo sciopero Comune di Milano e sindacati Atm trovano l’accordo
Dopo lo sciopero dei mezzi pubblici di ieri, il Comune di Milano e i sindacati che rappresentano i dipendenti di Atm, l'Azienda dei trasporti milanesi, hanno raggiunto un accordo. Lo ha comunicato nella serata di ieri l'assessore comunale alle Politiche del lavoro, Cristina Tajani: "L'intesa da un lato rafforza le garanzie occupazionali dei dipendenti ATM e dall'altro assicura qualità del servizio", ha spiegato l'assessore Tajani.
Alla firma dell'accordo erano presenti anche il sindaco Beppe Sala, l'assessore alla Mobilità Marco Granelli e le rappresentanze sindacali, che hanno ottenuto per iscritto le rassicurazioni che chiedevano. Due i punti principali: da un lato Palazzo Marino si è impegnato a garantire i livelli occupazionali e salariali attuali sia in caso di gara pubblica sul trasporto pubblico locale, sia nell'eventualità di un affidamento diretto ("in house") del servizio. Scelta, questa, che il Comune prenderà nei prossimi giorni.
Dall'altro lato Palazzo Marino si è impegnato a garantire l'unitarietà del servizio. Non ci sarà, dunque, il temuto "spacchettamento" dei servizi aggiuntivi rispetto alla mobilità (sosta, bike sharing, Area C, servizi amministrativi). Niente "spezzatino", per riprendere uno degli slogan che i lavoratori avevano usato nelle loro proteste culminate nello sciopero che ieri mattina per quattro ore ha paralizzato la città nel pieno del Salone del mobile.
Un'agitazione che ha registrato l'adesione del 100 per cento dei lavoratori, secondo i sindacati: "Abbiamo siglato un accordo importante per la mobilità milanese", ha affermato l'assessore Tajani.
