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Terrorismo, il Comune di Milano arruola i writers per decorare le barriere anti camion

Gli artisti milanesi saranno impegnati ad abbellire le barriere anti van che saranno posizionate nei prossimi giorni in alcuni punti strategici della città per evitare che si verifichino attentati terroristici. Rozza: “Ma non sacrifichiamo la sicurezza per l’estetica”.
A cura di Ida Artiaco
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La creatività contro il terrorismo. Il Comune di Milano vuole sì mettere in sicurezza i luoghi più esposti al pericolo degli attentati della città, ma senza dimenticare l'attenzione al decoro urbano e all'estetica. Per questo, ha deciso di arruolare, come rivela il quotidiano Repubblica Milano, dei writers locali per decorare e rendere così più belle sia le barriere anti camion che sono già state disposte sia quelle che verranno realizzate nei prossimi giorni nell'ambito del nuovo piano contro eventuali attacchi nel centro storico. Un'esigenza, questa, diventata sempre più sentita soprattutto in seguito alla strage di Barcellona dello scorso 17 agosto.

Così, se la presenza dei cosiddetti "new jersey" è ormai considerata inevitabile per prevenire eventuali attacchi sulla folla da parte di camion e van, Palazzo Marino studia anche soluzioni che rendano esteticamente più digeribili questi ostacoli. Tra queste, il reclutamento di tutti i writer milanesi che vorranno mettere le proprie bombolette a disposizione dell'iniziativa, come già avvenuto nel dicembre dello scorso anno quando furono colorate le barriere di cemento in piazza Duomo e in via Dante. A questi si aggiungeranno anche quelli che verranno dipinti in Darsena e sui Navigli, e quelli in zona corso Como e corso Garibaldi, quando sarà terminata la loro sistemazione.

Non solo. "Stiamo pensando a una call di designer – ha dichiarato l'assessore alla Sicurezza, Carmela Rozza -. Ci stiamo lavorando insieme all'assessorato al Decoro urbano. Quello che è sicuro, però, è che la necessità di proteggere resterà al primo posto. Non sacrifichiamo la sicurezza per l'estetica". Insomma, sicuro ma anche bello. Numerose sono anche altre proposte che nelle ultime ore stanno arrivando per conciliare l'utile al creativo. Tra queste, si ricordi soprattutto quella avanzata dall'architetto Stefano Boeri, papà del famoso Bosco Verticale: niente orribili barriere di cemento ma al loro posto querce e alberi. Tuttavia, spiegano dall'assessorato all'Arredo urbano, ci saranno delle regole molto precise a cui dover sottostare, tra cui la necessità di trovare oggetti che siano omologati rispetto al Codice della strada e in particolare per quanto riguarda le aree più trafficate.

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