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“Stop ai ladri che arrivano dall’Italia”: la Svizzera chiude i confini con la Lombardia

Dal primo aprile 2017, i valichi di Pedrinate, Novazzano-Marcetto e Ponte Cremenaga nelle province di Como e Varese saranno chiusi durante la notte, dalle 23 alle 5. Il motivo: impedire che i malviventi sconfinino dall’Italia in Svizzera.
A cura di Enrico Tata
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A partire da oggi, primo aprile, i valichi di Pedrinate, Novazzano-Marcetto e Ponte Cremenaga nelle province di Como e Varese saranno chiusi durante la notte, dalle 23 alle 5. Il motivo: impedire che i malviventi sconfinino dall'Italia in Svizzera. Perché dal nostro Paese, secondo l'amministrazione del Canton Ticino, "arrivano troppi ladri". Per ora si tratta di una chiusura sperimentale che durerà sei mesi, ma la decisione ha comunque sollevato polemiche. Alla fine del progetto pilota, fanno sapere dalla Svizzera, verrà effettuata una valutazione sugli effetti di tale misura sulla lotta alla criminalità transfrontaliera e sui flussi di traffico, per decidere un'eventuale conferma del progetto.

L'idea è stata proposta in una mozione presentata dal consigliere nazionale leghista, e vicesindaco di Chiasso, Roberta Pantani. "Come già detto, non è sicuramente la soluzione a tutti i mali, ma sicuramente la chiusura notturna dei valichi secondari è un importante tassello per una maggiore sicurezza nel nostro Cantone. Un passatore condannato, ma quanti clandestini passano ogni giorno e ogni notte dai nostri confini?!
… e ancora una volta graziealle Forze dell’ordine per il lavoro svolto", è stato il commento della consigliera su Facebook dopo l'approvazione della sua mozione. Attaccano i consiglieri democratici: "Una decisione unilaterale verso cui abbiamo sottolineato fortissime perplessità. Si tratta comunque di un provvedimento a tempo. Aspettiamo che il Ticino ci comunichi le proprie conclusioni a fine sperimentazione". A protestare, però, sono anche alcuni sindaci leghisti, come quello di Colverde, Cristian Tolettini, che al Corriere della Sera ha dichiarato: "Ufficialmente dalla Svizzera non ci è stata fatta alcuna comunicazione. Si chiude un pubblico passaggio e nessuno ci informa, non è corretto. Ci siamo rivolti alla Regio Insubrica e alle istituzioni lombarde e ticinesi. Il provvedimento, secondo gli svizzeri è nato per contrastare la criminalità e in particolare i furti oltre il confine. È una cosa che non ha senso, la sicurezza non si ottiene blindando i confini. Tra l’altro, la maggior parte dei reati di questo tipo non avviene in orari notturni".

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