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Spara al figlio per errore durante una battuta di caccia: 58enne indagato a Bergamo

La procura di Bergamo ha indagato per lesioni aggravate colpose il 58enne che, all’alba di sabato, ha ferito per errore il figlio sparandogli un colpo di fucile durante una battuta di caccia a Villa d’Adda, nel Bergamasco. Il figlio resta in bilico tra la vita e la morte all’ospedale di Lecco.
A cura di Francesco Loiacono
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La procura di Bergamo ha indagato per lesioni aggravate colpose il 58enne che, all'alba di sabato, ha ferito per errore il figlio sparandogli un colpo di fucile durante una battuta di caccia a Villa d'Adda, nel Bergamasco. Il 34enne, colpito alla testa, continua a lottare tra la vita e la morte all'ospedale di Lecco. Secondo la versione resa dal 58enne ai carabinieri di Zogno e al pubblico ministero Fabio Pelosi, l'uomo sarebbe stato ingannato da un movimento di una siepe, nella quale il 34enne si era appostato senza pensare di essere nella linea di tiro del padre. Dal racconto del 58enne a quanto sembra non sarebbero emerse contraddizioni.

Il 58enne ha fatto fuoco con il suo fucile calibro 22, regolarmente detenuto. Anziché un tasso, però, ha colpito il figlio. A dare l'allarme al padre, urlando, è stato il fratello del 34enne, anche lui presente alla battuta di caccia che rischia di trasformarsi in tragedia. Proprio l'altro figlio, secondo quanto riporta il quotidiano "Il Giorno", aveva il compito di liberare alcuni animali nel vigneto di proprietà di un parente. Subito dopo l'incidente il 34enne era stato soccorso da un elicottero del 118 e trasportato d'urgenza all'ospedale.

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