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Si fingono poliziotti dell’antiterrorismo e rapinano spacciatori magrebini: 8 arresti a Milano

Otto persone, sette italiani e un marocchino, sono state arrestate dai poliziotti a Rozzano, sud di Milano. Sono accusate di diverse rapine compiute tra febbraio e maggio dello scorso anno a Milano, in zona San Siro. Spacciandosi per poliziotti dell’antiterrorismo simulavano controlli fermando per strada stranieri, spesso con precedenti per droga. Avrebbero anche compiuto diversi blitz nelle abitazioni di stranieri: in un caso avrebbero puntato una pistola alla tempia di una bambina.
A cura di Francesco Loiacono
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Si spacciavano per poliziotti, per la precisione agenti dell'antiterrorismo, e ne approfittavano per fermare e rapinare piccoli spacciatori magrebini e altre ignare vittime. Questo era il modus operandi  di otto persone, ritenute responsabili di otto diverse rapine compiute a Milano, nel quartiere di San Siro, tra febbraio e maggio dello scorso anno. All'epoca una denuncia era filtrata sulle pagine di diversi giornali: il sospetto era che si trattasse di una "leggenda metropolitana", dal momento che in questura non avevano confermato di aver ricevuto denunce sugli episodi. A oltre un anno di distanze emerge però la verità: dopo lunghe indagini gli autori dei colpi sono stati infatti individuati e arrestati dagli agenti della Squadra mobile di Milano. I poliziotti, quelli veri, sono entrati in azione negli scorsi giorni a Rozzano, a sud del capoluogo, arrestando sette cittadini italiani e un marocchino: a loro carico le accuse sono di rapina, violazione di domicilio, violazione privata, sequestro di persona e ricettazione.

La pistola puntata alla tempia di una bambina

I componenti della banda, tutti tra i 25 e i 49 anni, indossavano pettorine con la scritta "Polizia" e tesserino di riconoscimento falsi. Simulando controlli per strada o nelle abitazioni delle loro vittime le perquisivano e rapinavano. Nelle loro azioni utilizzavano anche pistole: in un caso avrebbero puntato l'arma alla tempia di una bambina dopo aver fatto irruzione nell'abitazione di una famiglia egiziana.

Il marocchino aveva il compito di individuare le vittime tra i piccoli spacciatori e altre persone straniere. Probabile che l'obiettivo dei rapinatori fosse proprio la droga, oltre che contanti. Nessuno tra le vittime ha però denunciato naturalmente di esserne in possesso al momento delle rapine. Uno dei colpi, avvenuto lo scorso 14 aprile, è stato documentato da una telecamera di sicurezza: si vedono quattro finti agenti bloccare e rapinare un uomo, dopo averlo perquisito.

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