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Sgominata la banda dei falsi carabinieri: è accusata di oltre 80 tra furti e rapine (VIDEO)

Una banda di malviventi composta da sette persone è stata sgominata dai carabinieri di Pavia. I sette sono accusati di aver commesso oltre 80 tra furti, rapine e truffe agli anziani in diverse province lombarde e dell’Emilia Romagna.
A cura di Francesco Loiacono
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Una banda di malviventi composta da sette persone è stata sgominata dai carabinieri di Pavia. I sette sono accusati di aver commesso oltre 80 tra furti, rapine e truffe agli anziani. In tutti i casi i malviventi, italiani di etnia sinti e albanesi, si spacciavano per carabinieri esibendo falsi distintivi e tesserini. In questa maniera guadagnavano la fiducia delle vittime, le distraevano e attraverso diversi stratagemmi riuscivano a impossessarsi di preziosi e denaro contante, fuggendo poi a bordo di autovetture di grossa cilindrata munite di targhe contraffatte, con lampeggianti e sirene normalmente in uso alle forze dell’ordine.

Uno dei blitz compiuti dalla banda dei finti carabinieri
Uno dei blitz compiuti dalla banda dei finti carabinieri

Tra gli espedienti utilizzati dal malviventi, la simulazione di interventi sul posto, a seguito di finte segnalazioni di furti: in alcune di queste occasioni fingevano anche l’arresto del "ladro", che in realtà era un loro complice. La banda si è resa protagonista anche di furti in abitazione in assenza dei proprietari, dopo aver fatto accurati sopralluoghi, grazie all’ausilio di strumenti da scasso, quali mazze in ferro, grosse cesoie e flessibili di diverse dimensioni. Quando venivano scoperti, non avevano remore a minacciare le vittime, anche utilizzando spray urticante, immobilizzandole per poi svaligiare le abitazioni, solitamente isolate. Secondo quanto accertato dagli inquirenti nel corso delle indagini, partite nell'ottobre 2015, in una sola giornata i malviventi riuscivano a mettere a segno più colpi arrivando a guadagnare anche 50mila euro.

La banda agiva nelle province di Pavia, Cremona, Lodi, Piacenza, Milano, Bergamo e Brescia. In manette, con le accuse di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di rapine aggravate, furti aggravati, ricettazione ed utilizzo di segni distintivi contraffatti, sono finiti il 54enne A.D., il 32enne A.C., il 31enne G.S., il 37enne G.N., il 35enne B.C. e il 27enne A.M.. Per un altro membro della banda, il 31enne V.L., è scattato l'obbligo di dimora.

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