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Sfregiò con l’acido l’ex fidanzato: il tribunale toglie i figli alla 28enne Elena Perotti

Il tribunale dei minori di Brescia ha dichiarato adottabili i due figli di Elena Perotti, la 28enne bresciana condannata a 8 anni per aver sfregiato con l’acido l’ex fidanzato William Pezzulo. Intanto la vittima, rimasta senza soldi dopo aver pagato di tasca propria le spese mediche e ben 32 operazioni chirurgiche, lancia un appello sul web.
A cura di Francesco Loiacono
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I due figli di Elena Perotti, la 28enne bresciana che sfregiò con l'acido l'ex fidanzato William Pezzulo, sono stati dichiarati adottabili. Lo ha deciso il tribunale dei minori di Brescia, i cui giudici avevano già allontanato in maniera provvisoria i due bambini – uno di tre anni e mezzo e l'altra di 15 mesi – dalla madre, condannata in via definitiva a otto anni di carcere con l'accusa di lesioni gravissime e con alle spalle anche una condanna in primo grado per stalking.

Elena Perotti sta scontando la pena all'interno di una comunità. La ragazza, con l'aiuto di un complice, tra la notte del 19 e del 20 settembre del 2012 sfregiò con l'acido l'ex fidanzato Pezzulo, "colpevole" di averla lasciata mentre era incinta. I giudici del tribunale dei minori avevano già allontanato il primo figlio dalla madre. La donna aveva poi dato alla luce un'altra figlia, nata dalla sua relazione con un coetaneo conosciuto proprio nella comunità dove sta scontando la pena. Anche la bambina era stata tolta dopo poche settimane alla madre.

Adesso, dopo la decisione dei giudici, Elena ha sfogato tutto il proprio dolore in un'intervista al quotidiano "Il Giorno": "I miei figli sono tutto per me, quanto accaduto in passato non è parte della mia realtà di madre. I miei piccoli sono tutto per me". Ma dopo pochi minuti è arrivato anche il duro commento dell'ex fidanzato: "Le stesse lacrime, gli stessi lamenti e voce tremolante falsi come quando mi chiedevi scusa per avermi tradito e dopo poco si ripeteva la medesima situazione!!! Bravissima, dovresti fare l'attrice, un ruolo che si ricopre ogni giorno e non solo sul set!!! Pensarci prima? Invece di conciarmi in questo stato no?! Chi dovrebbe piangere per una vita distrutta, io i tu? Fatti due domande e datti due risposte!!".

Il videoappello di William Pezzulo

William Pezzulo da tempo ha scelto di uscire dal silenzio nel quale era entrato dopo l'aggressione subita per portare all'attenzione di tutti il proprio dolore e le difficoltà connesse alla propria situazione. Il ragazzo ha scelto il web e i social network per chiedere aiuto: sulla sua pagina Facebook William Pnj ha pubblicato diversi videoappelli nei quali spiega di non aver più soldi per poter pagare le cure mediche e il suo avvocato.

Sulla piattaforma GoFundMe, dove è approdato per chiedere fondi, ha spiegato il perché: "Entrambi i miei aggressori erano stati condannati a pagare un risarcimento di € 1.000.000 ma sono soldi che non vedrò mai. Sono entrambi nullatenenti e quindi non hanno i mezzi per pagarmi. Infatti, per lo stesso motivo non hanno nemmeno dovuto pagare le spese legali. Io invece sono rimasto con un conto salato di quasi € 30.000 per il lavoro svolto dal mio avvocato in questi 5 anni. Siccome lo Stato italiano non ha un sistema funzionante per risarcire le vittime di reati violenti, io mi trovo da solo ad affrontare tutto questo. Per questo motivo sto chiedendo aiuto qui".

William: "Ho usato tutti i miei risparmi per le visite"

"I costi per le visite specializzate in questi anni mi hanno forzato non solo ad usare tutti i miei risparmi e quelli dei miei familiari, ma anche a vendere l’attività commerciale che avevo insieme a mia sorella e mia madre – prosegue Pezzulo -. Abbiamo usato i ricavi per pagare gli interventi (ad oggi sono a quota 32 operazioni), visite e terapie".

Il 30enne ha spiegato che i genitori stanno pensando di vendere casa per far fronte alla parcella del legale: "L’unica cosa che gli è rimasta". Con i fondi della raccolta Pezzullo, dopo aver pagato l'avvocato, si pagherebbe eventualmente degli interventi chirurgici all'estero, dato che in Italia i medici gli hanno detto di non poter fare più molto altro per aiutarlo. Dopo l'aggressione subita William è rimasto quasi completamente disabile: "Ho perso l’occhio sinistro e dal destro vedo solo parzialmente. Ho perso tutte e due le orecchie e ho cicatrici da ustioni sul 30 per cento del mio corpo".

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