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Scuole al freddo: 2.000 studenti protestano contro la Provincia

Dopo aver resistito due giorni al freddo, i giovani del liceo scientifico tecnologico “Ettore Molinari” e del IISS di via don Calabria, si sono rifiutati di entrare negli edifici per fare lezione.
A cura di Federica Gullace
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Oltre duemila studenti del Liceo Scientifico tecnologico “Ettore Molinari”, di via Crescenzago e del vicino Istituto IISS J.C Maxwell di via Don Calabria, stanno scioperando in questi giorni. Motivo: lunedì e martedì sono stati costretti al freddo, nelle aule senza riscaldamento, bardati di sciarpe e cappotti. Una situazione di estremo disagio che ha spinto gli alunni, ormai al terzo giorno di sopportazione, a non sottostare più a queste condizioni. Pesanti le critiche rivolte alla Provincia, che si è giustificata dichiarando che data l’entità del problema, non sarà in grado di stabilire i tempi di soluzione. La situazione rimane quindi critica, poiché per professori, personale scolastico e studenti le condizioni in cui studiare e lavorare, sono disumane.

Episodio questo assolutamente non isolato: ieri mattina, anche a Ravenna, all'Istituto Calegari, dove circa 300 studenti sono rimasti fuori dai cancelli della scuola in segno di protesta, rifiutandosi di entrare e dichiarando: "Le aule sono troppo fredde, i riscaldamenti sono ancora spenti e non è giusto dover seguire le lezioni con giaccone, cappuccio e sciarpa". Idem a Lecco, dove la situazione è ancora più drammatica, tanto che l'edificio sta letteralmente cadendo a pezzi:  lamiere e parti del controsoffitto sono difatti crollati, fortunatamente non ferendo nessuno. Infine, stessa storia in Sicilia, dove con il maltempo e la pioggia, i muri sono arrivati a sgretolarsi completamente.

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