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Finto resort in Belize: John Travolta e Andrea Bocelli testimonial inconsapevoli di una maxi-truffa

La guardia di finanza di Varese ha smascherato un’associazione per delinquere volta alla truffa aggravata e al riciclaggio internazionale. Sette le persone arrestate, sequestrati beni per oltre 18 milioni di euro. La società al centro dell’attività illecita utilizzava a loro insaputa i personaggi noti per pubblicizzare la fantomatica costruzione di un resort in un atollo in Belize, convincendo ignari risparmiatori a investire ingenti somme di denaro.
A cura di Francesco Loiacono
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Sette persone arrestate e beni per oltre 18 milioni di euro sequestrati. È il bilancio di un'operazione della guardia di finanza di Varese che ha permesso di sgominare un'associazione per delinquere internazionale finalizzata alla truffa, al riciclaggio e all'abusivismo bancario e finanziario. L'operazione "Puerto Azul", coordinata dal sostituto procuratore di Busto Arsizio Luigi Furno, ha permesso dopo un anno di complesse indagini di disarticolare un’organizzazione criminale internazionale con basi in Italia, Lussemburgo, Svizzera, Caraibi e Londra.

Al centro del sodalizio un cittadino italiano emigrato a Lugano, D. G., e un broker finanziario e impresario residente in Santo Domingo e con la doppia cittadinanza italiana e americana, F.L.R.. I due, attraverso una vasta rete di collaboratori, hanno convinto oltre 200 privati risparmiatori a investire cospicue somme di denaro (circa 20 milioni di euro), in un progetto immobiliare denominato "Puerto Azul": un complesso turistico alberghiero extra lusso da "8 stelle" che sarebbe dovuto sorgere prima nella Repubblica Dominicana e poi, per via di problematiche autorizzative, nell’atollo "Blue Hole" al largo delle coste del Belize. In realtà, però, la zona è assolutamente inedificabile poiché soggetta a rigorosa tutela ambientale.

John Travolta e Andrea Bocelli usati a loro insaputa come testimonial

Le indagini delle Fiamme gialle hanno permesso di accertare come, per convincere i risparmiatori a investire nel progetto, gli indagati si siano avvalsi di eventi promozionali che coinvolgevano, a loro insaputa, star hollywoodiane come John Travolta e artisti del calibro di Andrea Bocelli. L'immagine dei vip, che venivano presentati come ambasciatori del progetto e soci della società, è stata strumentalizzata a loro insaputa per conferire serietà al progetto.

Sequestrati beni per oltre 18 milioni di euro

I sette arrestati, tra cui due ai domiciliari, devono rispondere di una lunga serie di accuse: truffa aggravata, appropriazione indebita, abusiva attività finanziaria e bancaria, sollecitazione e raccolta abusiva del risparmio, ostacolo alle funzioni di vigilanza, riciclaggio, autoriciclaggio, circonvenzione di incapaci, falso in atti e sostituzione di persona. In manette, oltre ai due promotori della truffa, anche alcuni dei collaboratori di cui i due si sono avvalsi per raccogliere i finanziamenti per il loro fantomatico progetto. Oltre alle sette misure di custodia cautelare, emesse dal giudice per le indagini preliminari di Busto, sono stati sequestrati immobili, terreni, quote societarie, auto e conti correnti per un valore di oltre 18 milioni di euro. Le Fiamme gialle hanno inoltre eseguito una ventina di perquisizioni in Lombardia, Piemonte, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio e Campania, nonché in Svizzera, dove i finanzieri possono contare sulla collaborazione delle autorità elvetiche.

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