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Scontri a Cremona, due antagonisti arrestati per le devastazioni del 24 gennaio

La polizia di Stato di Cremona ha arrestato due antagonisti: sarebbero tra i responsabili delle devastazioni avvenute in città lo scorso 24 gennaio, durante la manifestazione nazionale antifascista per chiedere la chiusura delle sedi di Casapound.
A cura di Francesco Loiacono
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La polizia di Stato di Cremona ha arrestato due persone ritenute responsabili delle devastazioni avvenute a Cremona il 24 gennaio scorso, durante una manifestazione nazionale antifascista. Nel corso del corteo, organizzato da alcuni centri sociali locali in solidarietà a un antagonista finito in coma dopo alcuni scontri con Casapound, una parte dei manifestanti più violenti prese la testa della manifestazione e diede vita ad assalti a vetrine di banche e negozi, colpendo anche la sede della polizia locale. Gli arrestati sono noti esponenti dell'area antagonista, riconosciuti e identificati nonostante fossero travisati. A fine marzo, sempre per gli scontri nella stessa manifestazione, erano stati arrestati altri due manifestanti: in quel caso si trattava di due ventenni, uno residente a Cremona e l'altro nel Bresciano.

Nella manifestazione dello scorso 24 gennaio si chiedeva la chiusura delle sedi di Casapound: proprio durante alcuni scontri tra antagonisti e militanti di estrema destra, il 18 gennaio, era finito in coma Emilio Visigalli, del centro sociale cremonese Dordoni, colpito con una spranga in testa. Un episodio che aveva provocato un'escalation di tensione in città, sfociata nelle devastazioni del 24 gennaio e proseguita anche con le polemiche su un concerto tenuto proprio al Dordoni dal gruppo napoletano 99 Posse.

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