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Sanità e tangenti, i giudici: “Per Formigoni vantaggi e utilità personali da Guarischi”

Depositate giovedì le motivazioni della sentenza di condanna a 5 anni per corruzione per l’ex consigliere di Forza Italia Massimo Guarischi, coinvolto in un presunto giro di tangenti sulla sanità lombarda. L’ex governatore Formigoni: “Fantasie degne dei racconti di Mille e una notte”.
A cura di Francesco Loiacono
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Sono state depositate giovedì le motivazioni della sentenza con cui i giudici della quarta sezione penale del tribunale di Milano hanno condannato lo scorso 27 novembre Massimo Guarischi a 5 anni di reclusione. Lo scrive Repubblica, che riporta stralci delle motivazioni. "Risulta accertato che Roberto Formigoni ha tratto dal rapporto con Massimo Guarischi sicuri vantaggi e utilità personali che hanno comportato per quest'ultimo esborsi economici di entità non certamente irrisoria", scrivono i giudici. Guarischi, ex consigliere regionale di Forza Italia, era stato arrestato per corruzione nel marzo 2013, in quanto implicato secondo gli inquirenti in un giro di tangenti sulla sanità lombarda. Secondo l'accusa, il ruolo di Guarischi sarebbe stato quello di "grimaldello" per sbloccare finanziamenti regionali a favore di alcune imprese implicate nel giro di tangenti. Un ruolo svolto anche in virtù del rapporto privilegiato tra Guarischi e l'allora governatore lombardo Roberto Formigoni, adesso senatore del Ncd.

Formigoni: "Fantasie degne dei racconti di Mille e una notte"

Proprio l'ex Celeste, che risulta indagato per corruzione e turbativa d'asta in un altro filone ancora aperto della stessa inchiesta sulla sanità lombarda coordinata dai pubblici ministeri Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio, ha commentato le motivazioni della sentenza Guarischi con una nota: "Le motivazioni della sentenza su Guarischi sono, per quanto mi riguarda, fantasie degne dei racconti di Mille e una notte. Come ho già affermato più volte, nessun vantaggio o utilità illecita ho tratto dal rapporto con Guarischi. E, soprattutto, nulla è accertato e nulla è dimostrato. Rimane anche curioso che nel processo contro una terza persona si continui a parlare di Formigoni, estraneo allo stesso processo".

Secondo i giudici, però, sono circostanziate e ben precise le "utilità" ricevute da Formigoni e offerte da Guarischi, tra cui viaggi organizzati "tra giugno 2009 e marzo 2013, nei quali Guarischi risulta essersi accollato la spesa nella totalità o per una quota sproporzionata rispetto a numero dei partecipanti". Ci sono poi "le numerose spese al ristorante, a Milano o in provincia di Brescia, organizzate da Guarischi alle quali partecipava Formigoni (…), il pagamento e l'invio di cassette di vino e champagne destinati a Formigoni" e regali che Guarischi chiedeva di fare ad altri imprenditori, sempre aventi come destinatario l'ex governatore lombardo.

Per i giudici "vi è prova certa" che l'ex direttore generale della Sanità lombarda, Carlo Lucchina, "abbia assecondato o obbedito a ordini superiori provenienti dai vertici della Regione con i quali l'intermediario Guarischi aveva sicuramente rapporti". Lucchina, secondo i giudici, avrebbe quindi agito sottostando alle decisioni dei vertici regionali, tra cui era in atto un "patto corruttivo" che è al centro di un altro procedimento penale in corso.

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