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Rischio di infiltrazioni mafiose, due aziende allontanate dai cantieri della Metro 4

Due aziende sono state allontanate dai cantieri per la metro 4 di Milano perché considerate a rischio di infiltrazioni di mafia e camorra. Una delle due società, con sede in Campania, aveva ottenuto un appalto da due milioni di euro.
A cura di Francesco Loiacono
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Un cantiere della metro 4 (Facebook)
Un cantiere della metro 4 (Facebook)

La prefettura di Milano ha fatto partire due interdittive antimafia a carico di due diverse aziende che lavoravano alla realizzazione della metro 4 di Milano. La notizia, riportata dal quotidiano "La Repubblica", pone nuovamente con forza alla ribalta il tema delle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico di Milano e della Lombardia. Ma testimonia altresì come le istituzioni stiano cercando di non abbassare la guardia sul fenomeno: dall'inizio dell'Expo, quando si è deciso per controlli più rigorosi a tutte le aziende coinvolte negli appalti, le interdittive emesse dalla prefettura sono state 104, con 71 aziende coinvolte.

Le ultime due aziende colpite perché in odor di mafia sono una piccola società coinvolta in un appalto da 100mila euro per la fornitura di carburante e un'azienda impegnata in lavori più importanti da due milioni di euro. Si tratta della Lande, società che si occupava della parte ambientale e archeologica degli scavi (taglio degli alberi, eventuale recupero di manufatti trovati nel sottosuolo). L'azienda è stata subito sostituita dal consorzio M4, che ha così evitato che i lavori subissero troppi ritardi.

A far partire l'interdittiva è stato per primo il prefetto di Napoli per alcuni lavori di rifacimento del lungomare di Portici. Da lì la comunicazione ha poi raggiunto il capoluogo lombardo. L'azienda in questione, una società per azioni campana che ha avuto appalti in tutta Italia (anche per la Tav in Val di Susa) nega legami con la camorra e ha fatto ricorso al Tar, che si dovrà pronunciare in merito: in passato non sono mancati i casi nei quali le interdittive sono state annullate e le aziende sono state pienamente reintegrate nei lavori.

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