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Rifiuti pericolosi smaltiti illegalmente, sequestrato l’impianto della Val Ferro

Le indagini hanno accertato l’illecito smaltimento, da parte della Valferro srl, di ragguardevoli quantitativi di scorie contenenti pbc nascoste in carichi destinati alle acciaierie. L’impianto in provincia di Brescia è stato sequestrato mentre il titolare è stato indagato per associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti speciali.
A cura di Angela Marino
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I due titolari della società ‘Val Ferro srl' sono indagati per associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti speciali pericolosi. La notifica ha raggiunto i due proprietari dell'impianto in via Via della Repubblica, nel Bresciano. I nomi di Gianfranco Sanca e del figlio Stefano compaiono nel registro degli indagati insieme a 15 persone nell'ambito dell'indagine che ha portato al sequestro preventivo dello stabilimento di lavorazione di rottami ferrosi.

Le indagini hanno accertato l'illecito smaltimento, da parte della Valferro, di ragguardevoli quantitativi di scorie contenenti pbc (policlorobifenili) nascoste in carichi destinati alle acciaierie. Il metodo consentiva un notevole risparmio dei costi per lo smaltimento di materiali pericolosi da parte della società. Il provvedimento del gip del tribunale di Brescia è stato richiesto dalla Procura distrettuale antimafia ed eseguito dai carabinieri del Ros. Il giudice he anche disposto la nomina di un amministratore giudiziario e la misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare gli uffici di persone giuridiche e imprese nei confronti del titolare  della società

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