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Ricette elettroniche? Tutto un bluff, i medici dovranno rilasciarle anche su carta

A 24 ore dalla notizia del passaggio dalle ricette cartacee a quelle elettroniche in Lombardia, emergono i problemi: moltissimi medici hanno fatto presente che si dovrà allo stesso modo stampare la ricetta su un foglio bianco, da consegnare poi in farmacia per farvi applicare la fustella del medicinale.
A cura di Federica Gullace
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Non è passato nemmeno un giorno dalla notizia che in Lombardia, era stata finalmente avviata la sperimentazione sul rilascio delle ricette mediche elettroniche, quella che si prospettava come una vera e propria rivoluzione nel mondo sanitario. Dopo decine di corsi di formazioni, per un totale di ben otto mila tra medici e farmacisti frequentanti, si era ritenuto il personale sanitario competente, cosicché all’arrivo di un paziente con il solo codice trascritto sul foglio, la farmacia avrebbe saputo come comportarsi, riportando il codice nel programma apposito nel computer e tramite la rete Siss, il sistema informativo socio sanitario, sarebbero risaliti in un batter d’occhio a patologia e medicinale richiesto.
Nemmeno 24h, e la notizia, che ha fatto presto il giro d’Italia, sembra già non esser del tutto veritiera: se difatti, l’obiettivo era l'eliminazione della carta, riducendo così costi e inquinamento, moltissimi medici hanno fatto presente che si dovrà allo stesso modo stampare la ricetta su un foglio bianco, da consegnare poi in farmacia per farvi applicare la fustella del medicinale. Insomma sembra essere un bluff vero e proprio.
Fiorenzo Corti, segretario regionale della Fimmg, la Federazione italiana medici di medicina generale, è intervenuto nel merito della vicenda: “Non si può parlare di dematerializzazione perché andrà comunque stampato un promemoria. In più, in Lombardia rimarranno escluse dalla ricetta elettronica le prescrizioni di quei farmaci per i quali è in vigore un’esenzione che però è solo regionale”. Anche Roberto Carlo Rossi, presidente del sindacato Snai e guida dell’Ordine dei Medici di Milano, ha così esordito: “La ricetta elettronica non sarà affatto elettronica. Le prescrizioni continueranno a essere cartacee. Certo, in prospettiva la dematerializzazione sarà una cosa positiva che permetterà un risparmio. Ma nei fatti siamo ancora lontani”. Se quindi i medici si sono dimostrati impassibili sulla questione, i farmacisti sembrano non pensarla allo stesso modo: considerando infatti, che in alcuni capoluoghi della Lombardia, il passaggio dalla ricetta cartacea a telematica è iniziato lo scorso marzo, e ha contato ben 100 mila prescrizioni elettroniche ben riuscite, ora, dopo l’annuncio della diffusione di tale novità a tutta la regione, Lombardia Informatica, società regionale che gestisce il Siss, ha sostenuto credere fermamente in questo cambiamento: “Il sistema è pronto. Le Asl dovranno organizzare la formazione dei medici: entro fine mese il servizio dovrebbe essere a regime”.

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