Reddito di cittadinanza in Lombardia, previsti 700 euro al mese per le famiglie povere

La proposta di reddito di cittadinanza per i cittadini lombardi inizia a prendere consistenza: dopo l'annuncio della settimana scorsa di Roberto Maroni, per lunedì è atteso il vertice di maggioranza nel quale il governatore cercherà di convincere gli alleati di governo a convergere sulla proposta, da sempre cavallo di battaglia del Movimento cinquestelle. Maroni dovrà convincere anche il leader del suo stesso partito, Matteo Salvini, che dopo le parole del governatore aveva parlato di "elemosina di Stato" bocciando di fatto la proposta. Intanto, il Corriere snocciola alcune cifre: il reddito minimo garantito per i lombardi in condizioni di indigenza sarebbe di 700 euro al mese per un periodo di 12 mesi, prorogabile in casi specifici. Al contrario di quanto affermato dal segretario della Lega, non si tratterebbe di un'elemosina, né di un contributo assistenzialistico. Tra la Regione e il cittadino che riceve il sussidio verrebbe stipulato invece una sorta di patto, volto alla formazione e all'occupazione: il cittadino non potrà rifiutare più di tre offerte di lavoro che gli verranno proposte pena la rinuncia al sussidio.

Reddito di cittadinanza per chi è residente da 5 anni

Tra i criteri per ottenere il reddito minimo, oltre a quelli di reddito – valutati con l'indicatore Isee – c'è la residenza in Lombardia da almeno 5 anni. All'inizio dovrebbero essere 20mila le famiglie lombarde interessate dal provvedimento: nelle intenzioni di Maroni, in due anni, beneficeranno del reddito di cittadinanza 250mila famiglie. Si dovrebbe partire nel secondo semestre del 2015, con i soldi del Fondo sociale europeo (227 milioni di euro) e del Fondo sociale regionale (altri 18 milioni di euro per il 2015).  cittadinanza sa

In Lombardia aumentano le famiglie povere

La stretta sul reddito di cittadinanza arriva proprio mentre a Palazzo Lombardia è stato presentato in via riservata un report Eupolis sui dati Istat. Dallo studio emerge che negli ultimi due anni nella regione sono aumentati i poveri relativi – 283mila famiglie – e quelli realmente poveri, un totale di 260mila famiglie. I dati sono relativi al 2013 e certificano come la crisi economica abbia influito sulla vita delle persone: più di sei famiglie su 100 in Lombardia sono in stato di povertà relativa, sei su 100 sono in stato di povertà assoluta. Circa 380 mila persone, spiega il report, si sono rivolte al Terzo settore per chiedere aiuti materiali in cibo, farmaci, vestiti o altro.