Reddito di cittadinanza in Lombardia, c’è il sì anche di Salvini: “Ma solo agli italiani”
Il segretario della Lega, Matteo Salvini, apre alla proposta del governatore della Lombardia Roberto Maroni sul reddito di cittadinanza. Dopo averla bollata come "elemosina di Stato", il leader del Carroccio si è confrontato con Maroni e ha trovato validi motivi per cambiare opinione: "Abbiamo chiarito che il reddito di cittadinanza in Lombardia verrà dato solo agli italiani che non possono essere reinseribili nel mondo del lavoro. È una proposta assai diversa da quella di Beppe Grillo, che parla di residenti e non di cittadini", ha detto Salvini.
Maroni: "700 euro al mese ai lombardi in difficoltà"
La proposta di Maroni sta diventando sempre più circostanziata: secondo il Corriere il sussidio garantito ai lombardi in difficoltà ammonterebbe a 700 euro mensili per massimo un anno. Non si tratta, però, di un contributo assistenzialistico, e su questo punto Maroni si gioca anche il sostegno di alcuni alleati di governo, come Forza Italia: "Con le precisazioni intervenute dal presidente Maroni, non possiamo più parlare di reddito di cittadinanza – dice il capogruppo Claudio Pedrazzini -. Se si torna a parlare di ‘politiche di inserimento lavorativo', noi siamo d’accordo". Il riferimento di Pedrazzini è a una sorta di patto che vincolerebbe il beneficiario del sussidio a impegnarsi per il suo reinserimento lavorativo, con l'obbligo di accettare una delle proposte che la Regione gli sottoporrà. In caso di rifiuto, il beneficiario perderebbe il sussidio. A Maroni resta però il compito di trovare una mediazione tra le posizioni di Forza Italia e di Salvini, che non sembrano conciliabili.
Intanto, Maroni incassa anche la disponibilità al confronto di Ncd e dell'opposizione: a parte i Cinquestelle, per i quali il reddito di cittadinanza – anche se in forma leggermente diversa – è un vecchio cavallo di battaglia, c'è anche la disponibilità del Pd: "Purché non si prendano in giro i cittadini lombardi come accaduto con i ticket sanitari rivelatisi un flop", dice il capogruppo Alessandro Alfieri.