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Rapporti sessuali non protetti con minori: a processo sieropositivo bresciano

Andrà a processo il 4 ottobre Claudio Tonoli, il 56enne sieropositivo arrestato a Collebeato (Brescia) a gennaio. È accusato di aver avuto rapporti sessuali non protetti con diversi ragazzi minorenni. Il suo arresto ha dato il via a un’inchiesta su un maxi giro di prostituzione minorile che ha visto decine di arresti, anche eccellenti come il presentatore tv Corrado Fumagalli.
A cura di Francesco Loiacono
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Inizierà il 4 ottobre il processo a Claudio Tonoli, 56enne sieropositivo arrestato a Collebeato (Brescia) lo scorso gennaio nell'ambito di una maxi inchiesta sulla prostituzione minorile che ha portato a decine di arresti, anche di persone famose come il presentatore tv Corrado Fumagalli. Tonoli è stato il primo a finire in manette: la polizia locale di Montichiari era intervenuta subito per il timore che l'uomo potesse aver infettato alcuni dei ragazzi con i quali aveva avuto rapporti sessuali non protetti. Si tratta di minorenni che si "offrivano" sul web, attraverso chat e social network. Secondo le indagini le parti offese sarebbero 21, tutti ragazzi dai 15 ai 32 anni.

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Pur sapendo di essere malato di Hiv, Tonoli non avrebbe avvisato i ragazzi con i quali aveva rapporti. Lui stesso, secondo l'accusa, chiedeva di non usare protezioni di sorta. L'uomo più volte non aveva risposto alle domande del gip dopo l'arresto. Adesso ha scelto la strada del dibattimento. Hanno invece scelto di patteggiare altri quattro bresciani coinvolti nella stessa indagine: hanno tutti tra i 41 e i 54 anni e le pene patteggiate vanno dagli otto mesi a un anno e 10 mesi.

Le indagini che hanno portato a scoprire il maxi giro di prostituzione minorile (secondo gli investigatori i rapporti consumati da ragazzini in auto parcheggiate nei pressi di centri commerciali o nelle abitazioni degli indagati sarebbero numerosissimi) erano partite dalla madre di uno dei ragazzini coinvolti. La donna aveva scoperto sul cellulare del figlio messaggi su rapporti sessuali consumati con persone più grandi e aveva costretto il ragazzo a svelare parte dello squallido giro alimentato da soldi e regali da parte dei "clienti": da 20 a 100 euro, ma talvolta anche pranzi da McDonald's e altri piccoli doni. Tra le figure "adulte" coinvolte anche un sacerdote, un allenatore di calcio e un agente di polizia locale.

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