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Ragazzo gay non ammesso a scuola a Monza, l’istituto: “Non si è iscritto in tempo”

Dopo la denuncia della mamma di un ragazzo gay, escluso secondo la donna da una scuola professionale di Monza per via di una passata denuncia di discriminazioni, arriva la precisazione dell’istituto: “Il ragazzo non è iscritto al nuovo anno perché non ha presentato domanda di iscrizione entro i tempi stabiliti”. L’anno scorso lo stesso ragazzo finì al centro di un presunto episodio di discriminazione da parte della scuola, un ente cattolico.
A cura di Francesco Loiacono
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Dopo la denuncia della madre di un ragazzo gay di 16 anni, che secondo la donna non sarebbe stato ammesso dalla scuola professionale di Monza dove avrebbe dovuto frequentare il terzo e ultimo anno di corso, arriva la replica dell'istituto: "In riferimento alle notizie diffuse dalla stampa oggi, vogliamo precisare che il ragazzo in questione non è iscritto al nuovo anno perché non ha presentato domanda di iscrizione al ‘Terzo corso sala bar' entro i tempi stabiliti". Questa la nota dell'Ecfop di Monza, Ente cattolico per la formazione professionale frequentato fino allo scorso anno dal sedicenne.

Le presunte discriminazioni dello scorso anno

L'anno scorso lo stesso ragazzo era finito al centro delle cronache perché sarebbe stato discriminato dopo la pubblicazione di uno scatto nel quale veniva ritratto a torso nudo assieme a un amico. Il caso era però rientrato dopo che l'adolescente, lasciato nei corridoi "per punizione", era stato riammesso in classe. Alcuni suoi compagni, però, intervistati da Fanpage.it, avevano fornito una versione diversa sull'episodio: specificando che il 16enne era stato punito perché si era presentato ubriaco a lezione.

In merito al nuovo caso che vede al centro il ragazzino, l'Ecfop ha precisato: "Il nostro ente non ha mai messo in atto alcuna discriminazione in quanto accoglie ragazzi di ogni nazionalità e religione e si è sempre adoperato per l'inclusione e l'integrazione". Una nota che a dire il vero non cita l'orientamento sessuale, che secondo i genitori del 16enne sarebbe la vera causa dell'esclusione del ragazzo: mamma e papà hanno riferito di aver chiamato più volte la scuola per avere informazioni sulle modalità di iscrizione. Ogni volta, però, la direzione scolastica avrebbe tergiversato, fino alla comunicazione dello sforamento dei termini per l'iscrizione.

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