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Ragazza violentata a Chiari, i tre pachistani fermati: “Era consenziente”

I tre pachistani fermati a Chiari (Brescia), con l’accusa di violenza sessuale ai danni di una ragazza di 22 anni, hanno affermato che la giovane era consenziente e che avrebbe contattato con loro un rapporto a pagamento: “Alla fine ci ha lasciato il suo numero”. Ma la loro versione non ha convinto il giudice: i tre, in Italia come richiedenti asilo, restano in carcere a Brescia.
A cura di Francesco Loiacono
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Nessuno stupro, ma un rapporto sessuale consenziente, e per di più a pagamento. Questa la versione resa davanti al giudice per le indagini preliminari di Brescia Paolo Mainardi da due dei tre ragazzi pachistani fermati a Chiari (Brescia) con l'accusa di violenza sessuale ai danni di una ragazza di 22 anni: "La ragazza aveva accettato il rapporto sessuale, le abbiamo dato 15 euro. Inizialmente avevamo proposto cinque euro, ma lei ne voleva di più". La versione dei ragazzi, tutti tra i 23 e i 26 anni e con lo status di richiedenti asilo, contrasta decisamente con quanto denunciato dalla giovane.

I tre presunti violentatori restano in carcere

Secondo la ragazza, di nazionalità italiana, lunedì sera nel parco pubblico di Chiari ci sarebbe stato uno stupro di gruppo. Gli inquirenti al momento tendono a credere alla versione della giovane, anche perché il racconto dei tre pachistani non convince appieno: i tre si accusano tra di loro, la loro versione presenta lacune. Anche per questo, al momento i tre restano in carcere, a Brescia: no potranno tornare nelle loro abitazioni, messe a loro disposizione dalle amministrazioni comunali di Chiari e Castrezzato da circa un anno.

Un elemento raccontato dai pachistani dovrà però essere approfondito: i tre affermano che alla fine del rapporto la ragazza avrebbe lasciato loro il proprio numero di telefono. Un dettaglio che contrasterebbe con quanto sostenuto dall'accusa, e cioè che non ci sia stato nessun rapporto tra vittima e aguzzini al di là della violenza sessuale. Le indagini degli inquirenti proseguono.

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