Quattro mesi fa moriva Domenico Maurantonio: un mistero ancora irrisolto
Esattamente quattro mesi fa, il 10 maggio, il corpo senza vita di Domenico Maurantonio, studente padovano al quinto anno delle superiori, veniva trovato ai piedi di una scala antincendio di un hotel di Bruzzano, a nord di Milano. Da allora, tanto si è detto e scritto sulle cause della sua morte: si sono chiamati in causa i compagni, i clienti dell'hotel, si sono ipotizzati scherzi finiti tragicamente, malesseri e volontà suicide mai confermate. La realtà è che, a quattro mesi dalla tragedia, la morte di Domenico continua a essere avvolta dal mistero. E, complice le ferie estive che hanno rallentato il lavoro dei magistrati, la vicenda del ragazzo, che ha emozionato l'opinione pubblica, rischia di perdersi nell'oblìo e di andare a posizionarsi accanto ai tanti misteri all'italiana di cui la storia del nostro Paese è piena.
Quattro mesi fa moriva Domenico Maurantonio: un mistero ancora irrisolto
A opporsi a questo destino restano i familiari di Domenico, papà Bruno e mamma Antonia, e l'avvocato che segue la famiglia, Eraldo Stefani. Proprio quest'ultimo, contattato da Fanpage, ha fatto il punto sulle indagini: "Siamo in attesa degli esiti delle consulenze disposte dal tribunale e di quelle di parte", ha spiegato, preannunciando a giorni qualche novità. La lunga pausa estiva non ha certo aiutato. Sul destino di Domenico sembra essere calata una cortina che, in qualche modo, lo uccide una seconda volta. I genitori del ragazzo d'altronde hanno già detto di essere stati in qualche modo abbandonati da amici e compagni di scuola del 19enne. Hanno affrontato gli esami di maturità, gli stessi ai quali anche Domenico era stato ammesso, e ora saranno impegnati nei loro percorsi universitari. Chissà lui, Domenico, quale Facoltà avrebbe scelto.