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Pusher arrestato in stazione Centrale a Milano: spacciava pastiglie di benzodiazepine

Un 50enne senegalese è stato arrestato alla stazione Centrale, a Milano. Vendeva a senzatetto e immigrati pastiglie contenenti benzodiazepine, una classe di psicofarmaci con effetti simili a quelli dell’eroina, il cui uso è consentito solo dietro prescrizione medica.
A cura di Francesco Loiacono
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Un uomo di 50 anni, di nazionalità senegalese, è stato arrestato a Milano dai poliziotti del commissariato Garibaldi-Venezia con l'accusa di detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. L'uomo è stato fermato alla stazione Centrale e trovato in possesso di circa seicento pastiglie di un farmaco contenente benzodiazepine, una classe di psicofarmaci consentita solo su prescrizione medica.

Il pusher spacciava le pastiglie ai frequentatori abituali della stazione: senzatetto, immigrati, sbandati. Le trattative avvenivano all'interno dello scalo, mentre la vendita nei bagni della stazione. La benzodiazepina è una sostanza con effetti simili a quelli dell'eroina, specie se assunta assieme all'alcol: induce in chi l'assume uno stato di momentaneo benessere, ma crea dipendenza. Viene chiamata l'eroina dei poveri per via del suo prezzo: ogni pastiglia veniva venduta dal pusher senegalese a 5 euro. Oltre agli psicofarmaci vietati, nello zaino dell'uomo gli agenti del commissariato hanno trovato anche 13 grammi di hashish. Per il 50enne, che in un primo momento ha provato a giustificarsi davanti agli agenti affermando di aver bisogno del farmaco, sono scattate le manette.

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