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Prostituzione minorile, confermata condanna per il presentatore tv Corrado Fumagalli

Confermata anche in secondo grado la condanna nei confronti di Corrado Fumagalli, volto noto delle tv locali lombarde coinvolto lo scorso anno in un’inchiesta su un giro di prostituzione minorile tra Brescia e Bergamo. La Corte d’Appello di Brescia ha confermato la condanna a due anni per il presentatore televisivo, finito agli arresti domiciliari nel febbraio 2016 e condannato in primo grado lo scorso novembre.
A cura di Francesco Loiacono
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È stata confermata anche in secondo grado la condanna nei confronti di Corrado Fumagalli, volto noto delle tv locali lombarde coinvolto lo scorso anno in un'inchiesta su un giro di prostituzione minorile tra Brescia e Bergamo. La Corte d'Appello di Brescia ha confermato la condanna a due anni per il presentatore televisivo, che era finito agli arresti domiciliari nel febbraio 2016.

L'inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore di Brescia Ambrogio Cassiani, era partita nel gennaio 2016 a Montichiari, vicino Brescia, con l'arresto di un 56enne sieropositivo, accusato di aver infettato alcuni ragazzi con i quali aveva avuto rapporti sessuali non protetti. Gli inquirenti avevano accertato come le persone coinvolte nella vicenda avessero avuto rapporti sessuali con minorenni in cambio di pochi euro o altri regali, come pranzi, cene e ricariche telefoniche.

Fumagalli si trovava in Brasile quando era stata diffusa la notizia del suo coinvolgimento nell'inchiesta. Una volta tornato in Italia, era stato posto ai domiciliari. Il presentatore si è sempre difeso sostenendo che i ragazzi con i quali aveva avuto dei rapporti sessuali avevano detto di essere maggiorenni. Nonostante ciò, nel novembre dello scorso anno era stato condannato a due anni (con pena sospesa) dal tribunale di Brescia, al termine del processo con rito abbreviato. Il legale di Fumagalli, Benedetto Mario Bonomo, aveva preannunciato che avrebbe presentato ricorso in appello. I giudici hanno però confermato il verdetto di primo grado: Fumagalli non era in aula alla lettura della sentenza.

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