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Processo Maroni, la sua collaboratrice: “Nessuna relazione sentimentale con lui”

Al processo che vede imputato Roberto Maroni ha testimoniato una delle sue ex collaboratrici, Maria Grazia Paturzo. La donna ha negato di aver avuto una relazione sentimentale col governatore lombardo, come invece affermato dal pubblico ministero Fusco. Maroni è accusato di aver fatto pressioni indebite per favorire la Paturzo (non indagata) e un’altra sua ex collaboratrice, Mara Carluccio.
A cura di Francesco Loiacono
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Giornata importante al processo che vede imputato tra gli altri Roberto Maroni, accusato di induzione indebita e turbata libertà di scelta del contraente in merito a presunte pressioni per favorire due sue ex collaboratrici. Una di queste, Maria Grazia Paturzo (non indagata), è stata ascoltata come testimone dai giudici milanesi. La Paturzo davanti ai magistrati ha negato di avere avuto una relazione sentimentale con il governatore lombardo, come invece sostenuto dal pubblico ministero Eugenio Fusco alla chiusura delle sue indagini. Paturzo ha parlato di un "rapporto di grande stima, amicizia, benevolenza, simpatia, comunanza di interessi" con Maroni, rispondendo anche alle sollecitazioni del presidente della Quarta sezione del tribunale, che ha ricordato alla teste l'obbligo di dover dire la verità in aula.

Nel corso dell'udienza odierna è stata ascoltata anche la storica portavoce di Maroni, Isabella Votino, che ai magistrati ha spiegato di avere sempre nutrito dei dubbi sull'opportunità che la Paturzo collaborasse con Expo e quindi indirettamente con il Pirellone. Proprio un viaggio della Pturzo a Tokyo, nell'ambito di una delegazione per l'Esposizione universale è stato il "caso" che ha portato a una delle accuse per Maroni: l'altra riguarda invece un contratto di consulenza assegnato all'interno di Eupolis (società della Regione) a un'altra ex collaboratrice di Maroni ai tempi del Viminale, Mara Carluccio.

Ascoltato nuovamente anche il sindaco Sala

Anche il sindaco di Milano Beppe Sala è stato ascoltato come testimone in qualità di ex amministratore delegato di Expo. Aveva già deposto a inizio febbraio spiegando di non aver mai autorizzato la trasferta della Paturzo in Giappone: oggi ha ribadito che, dal momento che l'ex collaboratrice di Maroni non era ritenuto un personaggio di primo piano all'interno di Expo, riteneva non giustificati i 6.400 euro necessari per il suo viaggio. Viaggio cui alla fine sia Maroni che la Paturzo rinunciarono. La prossima udienza del processo al governatore lombardo si terrà il 16 marzo.

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