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Processo Maroni, dopo l’ennesimo rinvio si torna in aula il 6 maggio

Nuovo rinvio per il processo a carico di Roberto Maroni, imputato a Milano per induzione indebita e turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente. L’udienza in programma ieri è stata rinviata per il mal di schiena dell’avvocato del governatore lombardo, Domenico Aiello. Il pubblico ministero Eugenio Fusco protesta: “Bisogna trovare una soluzione e nominare un sostituto per seguire il processo. Questo processo è fermo da più di due mesi”.
A cura di Francesco Loiacono
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Il processo a carico del governatore della Lombardia Roberto Maroni, imputato per induzione indebita e turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente, è stato rinviato al prossimo 6 maggio. L'udienza in programma ieri è stata rinviata a causa delle condizioni di salute dell'avvocato del governatore, Domenico Aiello. Si tratta del terzo rinvio consecutivo del processo, che vede al centro le presunte pressioni di Maroni in favore di due sue ex collaboratrici per un viaggio in Giappone e un contratto di lavoro. Lo scorso anno il procedimento era stato sospeso per 45 giorni perché Maroni si era presentato come capolista alle elezioni amministrative a Varese. Lo scorso 16 marzo invece era arrivato il primo rinvio a causa delle condizioni di salute del legale del governatore. Rinvio che si è ripetuto la scorsa settimana a causa del mal di schiena che affligge Aiello. L'udienza di ieri era stata mantenuta nonostante nel certificato presentato da Aiello si parlasse di un periodo di riposo di dieci giorni: ieri, di conseguenza, è arrivato il terzo rinvio consecutivo, in un certo senso annunciato.

Il pm: "Trovare una soluzione e nominare un sostituto"

Il pubblico ministero Eugenio Fusco ha mostrato segnali di impazienza: "Evidentemente se il mal di schiena dell'avvocato è così grave da poter scoppiare inaspettatamente senza essere contenuto in un bustino, bisogna trovare una soluzione e nominare un sostituto per seguire il processo. Questo processo è fermo da più di due mesi e così rischia uno stop fino alla primavera del 2018". Una data probabilmente scelta non in modo casuale: è il periodo nel quale si voterà per le Regionali lombarde. Non si sa ancora se Maroni si ricandiderà (anche se lui ha dato la propria disponibilità): molto dipenderà proprio dall'esito del processo. In caso di condanna per induzione indebita, infatti, Maroni potrebbe venire sospeso in virtù della Legge Severino.

I giudici della quarta sezione penale, nel disporre il rinvio, hanno in qualche modo accolto i rilievi del pm. Se alla prossima udienza persisterà l'impedimento da parte di Aiello, infatti, hanno affermato che "sarà suo onere" nominare un sostituto.

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