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Primarie 2016 Milano, da Yoda a Napoleone: le citazioni dei candidati

Il maestro Yoda o Napoleone Bonaparte: chi votereste come futuro candidato sindaco di centrosinistra a Milano? Ecco le citazioni e le canzoni che hanno accompagnato i quattro candidati alle primarie milanesi nel loro primo confronto “all’americana” al teatro Dal Verme.
A cura di Francesco Loiacono
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Ci sono le idee politiche, certo. Ma è indubbio che la sfida tra i candidati alle primarie di centrosinistra a Milano si giochi anche sul piano dell'immagine. Fondamentale, ormai, quando si parla di orientare la scelta degli elettori, anche quelli di sinistra, da sempre considerati a torto o a ragione più raffinati quando si tratta di dare la loro preferenza a questo o quel politico. E se è vero che l'immagine è determinata in gran parte dalla prima impressione, può magari essere divertente andare a vedere come i quattro candidati in lizza per le primarie, Francesca Balzani, Antonio Iannetta, Pierfrancesco Majorino e Beppe Sala si sono presentati mercoledì sera salendo sul palco del tetro Dal Verme per il primo confronto “all'americana” tra di loro.

Una presentazione all'americana

La formula prevista dal comitato organizzatore, d'altronde, favorisce questo tipo di analisi. I quattro sono saliti sul palco accompagnati da una breve descrizione, con tanto di cibo preferito, squadra del cuore e soprattutto canzone e citazioni rappresentative. Roba forse più da concorrenti del Grande fratello che da politici. I quattro, c'è da dire, si sono sbizzarriti. Disturbando gente come Napoleone o personaggi del cinema come il maestro Yoda di Star wars. Di quest'ultimo è infatti la citazione scelta ad esempio da Francesca Balzani, attuale vicesindaco che secondo molti è la preferita da Giuliano Pisapia: "Fare o non fare. Non c'è provare", la frase scelta per scaldare il cuore del "popolo delle primarie". Se i nerd andranno in massa ai seggi i prossimi 6 e 7 febbraio, Balzani potrebbe avere un asso nella manica.

Balzani cita Yoda, Majorino risponde con Calvino

È andato invece sul classico Beppe Sala, che non a caso è il più anziano tra i candidati con i suoi 57 anni. Come motto ha usato la celebre frase di John Fitzgerald Kennedy: "Non chiederti cosa il tuo Paese può fare per te, ma cosa puoi fare tu per il tuo Paese".  Majorino ha invece scelto Italo Calvino: una decisione in linea con l'animo artistico dell'attuale assessore al Welfare, nipote di un poeta e scrittore a sua volta: "D'una città non godi le sette o 77 meraviglie, ma la risposta che dà alla tua domanda", è la frase che Marco Polo rivolge all'imperatore dei Tartari, Kublai Khan, in un passaggio de "Le città invisibili".

Più spavaldo, infine, Antonio Iannetta, considerato l'outsider di queste primarie. Il 41enne manager del sociale, a capo della sezione milanese dell'Unione sport per tutti, ha dimostrato sul palco del Dal Verme di non considerarsi sconfitto già in partenza e ha deciso di sottolinearlo prendendo in prestito un aforisma da Napoleone Bonaparte: "Chi ha paura di essere battuto sia certo della sconfitta". Più chiaro di così, non poteva proprio esserlo.

Piatti preferiti: dalla cotoletta di Sala al cous cous di Iannetta

Sul fronte gastronomico, la sfida per il più attaccato alle tradizioni culinarie milanesi l'ha stravinta nettamente Beppe Sala. Con la sua cotoletta alla milanese non può non aver fatto breccia nei cuori e negli stomaci degli elettori. E mentre Balzani e Majorino hanno fornito un ulteriore elemento a chi li vedrebbe bene insieme – magari in un ticket -, indicando entrambi la pizza come piatto preferito, ancora una volta a stupire è stato Antonio Iannetta, che da buon sportivo ha indicato come suo preferito un piatto decisamente salutista: il cous cous vegetariano.

Le colonne sonore: dai Clash a David Bowie

L'ultimo elemento di colore offerto dai candidati prima che il confronto virasse sui contenuti più politici è stato quello relativo alla canzone di accompagnamento scelta. Francesca Balzani (la prima a salire sul palco), sebbene priva della giacchetta di pelle che la accompagna da qualche tempo, non ha rinunciato a un po' di rock scegliendo i Clash e la loro "Rock the Casbah". Beppe Sala ha scelto invece David Bowie, su cui già nei giorni precedenti al confronto era "scivolato" strumentalizzandolo a fini elettorali e suscitando aspre critiche da parte degli utenti dei social network. La scelta di "Heroes" è comunque sempre da inquadrare nel solco della tradizione: una scelta sicura, piuttosto pop. Decisamente sinistrorsa la colonna sonora scelta da Majorino, il più a sinistra tra i candidati a queste primarie: "People have the power" di Patti Smith non ha bisogno di commenti. Ha dimostrato invece ancora una volta ironia, ma anche sottolineato un aspetto importante della sua biografia Iannetta: per lui la scelta è ricaduta su "Born to run" del Boss Bruce Springsteen. Da interpretare in due modi: o guardando al passato e alla strada già percorsa, o volgendosi al futuro e al (difficile) percorso che attende il candidato, che spera di poter fare uno sgambetto ai ben più quotati avversari.

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