Presi i rapinatori pendolari: da Napoli a Milano con l’auto per due colpi

Sono stati arrestati tra Napoli e Torre del Greco i quattro rapinatori "pendolari", che avrebbero agito almeno due volte in trasferta a Milano. I quattro, tre uomini di età compresa tra i 51 e i 36 anni e una donna di 33 anni, a maggio e giugno dell'anno scorso si sono messi in macchina, un'auto di loro proprietà, e hanno raggiunto il capoluogo lombardo, dove hanno rapinato due banche per un bottino totale di 200mila euro.

I rapinatori agivano sempre a volto scoperto

Le indagini dei carabinieri del comando provinciale di Milano hanno permesso di ricostruire la dinamica dei colpi, sempre simile. I malviventi agivano sempre a capo scoperto, senza mascherare il loro forte accento napoletano, confidando di non essere scoperti per via della loro estraneità all'ambiente del crimine meneghino. Uno dei quattro restava a fare il palo all'esterno, mentre gli altri tre entravano negli istituti di credito poco prima dell'orario di chiusura e, simulando di avere delle armi da fuoco, minacciavano i dipendenti delle banche rinchiudendoli nei bagni. Poi svuotavano le casseforti e i bancomat e scappavano a piedi. In un'occasione i rapinatori avrebbero perfino salutato le vittime, incuranti delle telecamere di sorveglianza che li stavano riprendendo: proprio dalle immagini delle telecamere, oltre che da alcune impronte raccolte dalla Scientifica sulle scene dei crimini, i carabinieri sono risaliti ai quattro.

Uno dei rapinatori ha confessato di aver "cambiato lavoro" perché lo stipendio da casellante autostradale non gli bastava più. Per tutti adesso proseguono le indagini, per verificare se oltre ai due colpi ne abbiano commessi anche altri.