108 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Presi due rapinatori seriali: per i loro colpi usavano un fucile a canne mozze (VIDEO)

Arrestati due rapinatori che tra dicembre e gennaio hanno messo a segno sei colpi a Milano e provincia. I due, pregiudicati di 30 e 32 anni, usavano un fucile a canne mozze per terrorizzare le loro vittime. Colpite farmacie, negozi e passanti.
A cura di Francesco Loiacono
108 CONDIVISIONI
Immagine

Sono stati presi grazie al Key Crime, il software che predice dove saranno compiuti i crimini, i due responsabili di una serie di rapine violente a Milano e provincia. Si tratta di Vincenzo Pizzolante, di 30 anni, e Davide Cammelleri, di 32, due pregiudicati che hanno messo a segno i loro colpi dopo essere usciti da pochi mesi dal carcere, dov'erano rinchiusi per lo stesso reato. Travisati da caschi integrali, con guanti per non lasciare impronte e come arma un fucile a canne mozze, hanno colpito tra fine dicembre e inizio gennaio sei esercizi commerciali, prevalentemente farmacie ma anche persone per strada, tra il capoluogo e la provincia. Il fucile veniva puntato in faccia ai malcapitati ma in un caso, in via Boifava a Milano, i rapinatori non hanno esitato a sparare.

Questa la cronologia delle rapine attribuite ai due arrestati: il 15 dicembre la vittima è stata prima un passante in scooter su viale Liguria, a Milano, rapinato del suo mezzo. Con lo stesso scooter i due hanno colpito un'ora dopo la farmacia di via Boifava. Il giorno dopo a essere rapinata è stata una salumeria in corso Garibaldi. Da notare che uno dei due rapinatori abitava a 30 metri dal luogo della rapina. Il 18 dicembre è stata assaltata una farmacia di Paderno Dugnano, il 20 un esercizio commerciale e Varedo e l’ultima rapina è stata compiuta il 3 gennaio in via Marsala, a Milano. A farne le spese una coppia: la moglie ha consegnato la sua borsa con gioielli per 5mila euro mentre il marito si trovava il fucile puntato in faccia.

I due rapinatori hanno ricevuto l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, dove nel frattempo erano rientrati per sentenze riguardanti altri colpi. A tradirli il fucile utilizzato, recuperato dai carabinieri nelle mani di una persona arrestata a Bollate a metà gennaio e poi risultata in collegamento con Cammelleri. Ritrovato anche lo scooter rubato il 15 dicembre: il titolare dell'officina in cui è stato trovato, Severino Acquaro, ha ammesso di aver rubato un altro motorino ed è stato posto agli arresti domiciliari.

108 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views