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Opinioni

Porta Venezia, faccia a faccia tra Forza Nuova e “Sentinelli” antifascisti

Sabato pomeriggio, a Milano, due presidi contrapposti di Forza nuova e dei Sentinelli antifascisti si sono affrontati, fortunatamente senza alcuno scontro. Da una parte volantini “contro la diffusione dell’ideologia gender nelle scuole dei nostri figli”, dall’altra la “difesa dei diritti dell’uomo e della laicità dello Stato”.
A cura di Ester Castano
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Una ventina di militanti di Forza Nuova, cento attivisti e simpatizzanti fra Sentinelli e consiglieri comunali del centro sinistra, un totale di otto camionette di Finanza e Polizia di Stato: è lo scenario di sabato pomeriggio, a Porta Venezia, snodo centrale di Milano. Due piazze anche a colpo d’occhio contrapposte: da una parte i fascisti del partito dell’europarlamentare di estrema destra Roberto Fiore a raccogliere firme per la petizione “contro la diffusione dell’ideologia gender nelle scuole dei nostri figli”, si legge in un volantino. Facce tatuate con tribali blu, giubbotti neri e risposte affilate: “Non ci facciamo riprendere, qui ci sono dei minorenni”, dichiara un militante di Fn infastidito dall’obiettivo della macchina fotografica; dall’altra il presidio colorato organizzato dai Sentinelli di Milano a cui hanno aderito diverse personalità del capoluogo lombardo, oltre che il giovanissimo collettivo Le lucciole “per una mobilitazione frocia, femminista e queer contro Expo”.

Tensione ma, nessuno scontro

Nessuna tensione fra le due parti, solo qualche slogan e provocazioni. “Sono da questa parte della piazza e lo sarò sempre perché dobbiamo difendere i diritti dell’uomo e la laicità dello Stato – dichiara Cecilia Strada, anima di Emergency – basta guardare i due schieramenti: da quella parte ci sono volti scuri, occhiatacce e visi cupi, qui invece tutti quanti sono col sorriso, e lo siamo perché qui ci sono i diritti”. Presente Rosaria Iardino, giornalista esperta in diritti civili e consigliera comunale Pd: “Abbiamo chiesto alla questura di vietare il presidio di Forza Nuova perché non è un presidio per diffondere la loro opinione ma per dire che oggi in Italia c’è in atto una dittatura omossessuale: quanto di più falso. La cosa certa è che ovunque andranno loro andremo anche noi, non lasceremo che un gruppo scadente di fascisti occupi le piazze della Milano Medaglia d’Oro alla Resistenza.

Anche la consigliera Anita Sonego, presidente della Commissione Pari opportunità, tira in ballo la questura di Milano: “Come mai il questore e le autorità permettono che persone che si ispirano al fascismo facciano propaganda? C’è un senso assurdo di libertà, che non è libertà se lede i diritti altrui – dichiara Sonego – e in quanto vecchia femminista e lesbica non posso accettare che qualcuno pretenda che ci si conformi a un unico stile di vita: l’uguaglianza non vuol dire essere tutti uguali, ma avere egual rispetto delle differenze altrui”. Non la pensano così i militanti di Forza Nuova: “Abbiamo attivato un numero verde per raccogliere segnalazioni dei genitori: le lobby anticristiane e nemiche dell’istituzioni familiari vogliono distruggere l’innocenza dei bambini annullando le naturali differenze fra i due sessi”, recita un volantino sotto al banchetto. Intanto i Sentinelli si preparano a festeggiare San Valentino: il 14 febbraio in Piazza Scala si terrà il ‘Pirlotondo contro l’omotransfobia’, iniziativa a cui hanno già aderito numerose firme della sinistra milanese.

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