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Pavia, recuperato il corpo di Matteo, il bambino di 8 anni annegato nel Ticino

Intorno alle 12 di giovedì i sommozzatori dei vigili del fuoco hanno recuperato il corpo senza vita di Matteo, il bambino di 8 anni che martedì era scivolato nel fiume Ticino all’altezza di Bereguardo, vicino Pavia, venendo risucchiato da un mulinello.
A cura di F.L.
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Il corpo privo di vita di Matteo, il bambino di otto anni che martedì era scivolato nelle acque del Ticino all'altezza di Bereguardo, in provincia di Pavia, è stato recuperato giovedì intorno a mezzogiorno dai sommozzatori dei vigili del fuoco. Dopo quasi due giorni, dunque, le flebili speranze di trovare vivo il piccolo si sono arenate, precisamente due chilometri a valle rispetto al Ponte delle barche, lì dove Matteo era scivolato ed era stato inghiottito da un mulinello. Il cadavere del bambino è stato portato a riva dai vigili del fuoco e poi trasferito in un campo sportivo del Pavese, dove un medico legale ha proceduto con gli esami di rito.

Recuperato il corpo di Matteo, bimbo annegato nel Ticino

Alle ricerche che hanno posto fine alla tragica vicenda del piccolo Matteo, ultima vittima di una serie di decessi dovuti alla pericolosità delle acque dei fiumi lombardi, ha partecipato anche il procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti, che ha classificato la morte di Matteo come decesso accidentale. Nel tratto in cui il bimbo, sfuggito per un attimo alla vista del padre, è scivolato – secondo altre versioni si sarebbe tuffato spontaneamente -, il Ticino è considerato molto pericoloso, con la presenza di forti correnti e di mulinelli capaci di vincere la resistenza anche dei nuotatori più esperti. Per questo, hanno precisato i militari, negli anni si ripetono gli inviti alla prudenza a tutti i bagnanti che scelgono il fiume per sfuggire al caldo estivo.

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