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Paura per il “turista picchiatore” a Milano: chiede informazioni e prende a pugni i passanti

A Milano torna la paura del “knockout game”. Per le strade della città si aggira un “picchiatore seriale”: un ragazzo che chiede informazioni ai passanti in inglese e poi li aggredisce a pugni in faccia. Sei, finora, gli episodi confermati dalla polizia. L’ultimo oggi. Una delle vittime, tutti maschi tra i 20 e i 38 anni, è finita in ospedale con un trauma cranico.
A cura di Francesco Loiacono
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La prima aggressione risale allo scorso 10 luglio. L'ultima alle 14 di oggi, 27 luglio. Per le strade di Milano si aggira un misterioso "turista picchiatore". Un ragazzo abbastanza giovane, sui 25 anni, che va in giro a chiedere informazioni in inglese ai passanti. Poi, quando i malcapitati si fermano per rispondergli, li aggredisce a pugni in faccia.

La polizia ha finora confermato sei episodi, accaduti in diverse zone della città: il primo in via San Gregorio, l'ultimo di oggi in corso Lodi. Le vittime del picchiatore seriale sono state finora sempre maschi di età compresa tra i 20 e i 38 anni. Il più sfortunato nell'aggressione ha riportato un trauma cranico con 3 giorni di prognosi. In altri casi le vittime si sono fatte medicare sul posto dal 118 o hanno rifiutato le cure mediche. Le altre aggressioni sono avvenute in via Oldofredi (l'11 luglio), via Sardegna (22 luglio), via Porpora (25 luglio) e ieri nel centralissimo largo Cairoli.

L'ipotesi "knockout game"

Il picchiatore seriale non ha orari preferiti. Colpisce sia di mattina sia di sera. La polizia ipotizza che l'uomo sia un emulo del cosiddetto "knockout game": il folle "gioco" importato dagli Stati Uniti nel quale si devono stendere a pugni i passanti senza alcun motivo, semmai vi fosse un motivo per farlo. Le indagini sono in corso: un'altra ipotesi è che l'aggressore possa soffrire di qualche disturbo psichico.

Quel che è certo finora è che tutte le descrizioni delle vittime combaciano: il picchiatore seriale è una sola persona, dai capelli castano chiari, quasi biondi secondo alcuni. Il segno distintivo resta il fatto che il picchiatore usi la lingua inglese per le sue richieste di informazioni: l'invito a chiunque dovesse incrociare una persona con queste caratteristiche è di prestare la massima attenzione e di avvisare la polizia. Senza però abbandonarsi alla psicosi: di turisti che usano l'inglese Milano è piena.

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